~ Capitolo 52: L'ira e la gelosia.

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Dopo circa 1 oretta di riposo, tornammo in piscina.

Nel pomeriggio l'Acquafan era molto più tranquilla, infatti alle 16:00 iniziava acquagim in piscina, decidemmo di partecipare.

Entrammo in piscina e iniziammo a fare ginnastica, era troppo divertente vedere tutti i Dear Jack ballare.

Ad un certo punto un ragazzo dietro di me, iniziò a fissare il mio culo.

Francesco se ne accorse e senza fare molta confusione si mise dietro di me, per coprire la vista di questo ragazzo.

Ma lui si spostò nuovamente e Francesco cercava di restar sempre più calmo, perchè si notava da lontano quanto si fosse innervosito per questa situazione.

Mi ricoprì.

Ma il ragazzo a sua volta si rispostò, e Francesco scoppiò dicendogli: ''Scusami ma che cazzo vuoi? La stai consumando.''

Ragazzo: ''Consumando? Certo in un altro senso, mi piacerebbe.''

Io: ''Ma vedi a questo porco.''

Francesco: ''Si, sei proprio sicuro? Devi però passare prima vicino a me.''

Ragazzo: ''Hahaah, non farmi ridere bambino, spostati.''

Tutti noi ci bloccammo.

Il viso di Alessio cominciò a diventare rosso.

Ci mancava solo lui ora.

Francesco disse: ''Bambino? Tu non sei così tanto grande da dirmelo, bhè non ti invito ad avvicinarti sennò ti farei vedere proprio il bambino cosa riesce a fare.''

Ragazzo: ''Certamente, sto già tremando nelle mutande.''

Questo stava proprio esagerando, insieme a lui c'erano 2 amici, che appena finì la sua squallida battuta si misero a ridere.

Avevo paura di quello che poteva accadere.

Francesco si girò verso di me e disse: ''Non faccio niente, solo per te. Andiamo via di qui.''

Ragazzo: ''Sisi, guarda meglio, questo posto non è per bambini. Il parco bambini è dall'altra parte. Comunque non ritiro e non smetterò di persarlo. Mi scoperei la tua ragazza, ha un bel culo.''

Francesco si rigirò e disse: ''Che cosa hai detto?''

Ad un certo punto Alessio corse si avvicinò a questo ragazzo e gli tirò un pugno dicendo: ''Ora non lo dici più.''

Ragazzo disse: ''Ma voi siete pazzi, vaffanculo stronzi.''

Alessio: ''Stronzo, sarai tu, non farti più vedere.''

Tutti rimanemmo bloccati ancora una volta, non mi aspettavo questa sua reazione.

Ad un certo punto si toccò la mano.

Io corsi verso di lui dicendo: ''Alessio ti sei fatto male?''

Lui: ''Tranquilla Wendy. Va tutto bene.''

Io: ''Perchè lo hai fatto?''

Lui: ''Per difenderti Wendy.''

Io rimasi in silenzio.

Francesco disse: ''Grazie Alè, ma io non volevo arrivare a tutto questo, cercavo di restare calmo, sennò l'avrei già toccato.''

Alessio: ''Dicendo quelle frasi, mi ha fatto venire il sangue al cervello, perdonami.''

Francesco: ''Anche a me, ma io ho fatto tutto per Wendy, non volevo spaventarla.''

Alessio: ''Lo so, Frà, tranquillo.''

Tutti rimanemmo in silenzio.

Giada diventò subito triste, secondo me aveva capito che per lei Alessio non avrebbe mosso un dito.

Ma pensandoci l'aveva fatto per me.

Francesco mi abbracciò dicendo: ''Tutto bene, piccola?''

Io: ''Sisi, diciamo, succede tutto ciò sempre per colpa mia.''

Lui: ''Non è vero, questa situazione non è stata creata da te, ma dal tuo bel culo.''

Ridemmo tutti, Francesco stramattizava sempre tutto e mi faceva sorridere sempre.

Io dissi: ''Allora piace a tutti il mio culo?''

Rispose Francesco: ''Bhè effettivamente.''

Non mi aspettavo la risposta degli altri Dear Jack.

Riccardo disse: ''Sai è la prima cosa che dissi a loro, vedendoti.''

Ridemmo tutti.

Addirittura risposero anche Lorenzo e Alessandro.

Lorenzo disse: ''Senza offesa al mio amore, dico che hai bel culo davvero.''

Alessandro: ''Lo pensiamo un pò tutti, tranne Alessio ahahah non ha ancora risposto.''

Alessio rispose: ''Forse sono stato l'unico a non pensare al suo culo, appena lo conosciuta. Ho pensato ad altro senza dirlo a nessuno.''

Facemmo un mezzo sorriso.

Ma tutti restammo in silezio, era appena caduto tra noi un gelo molto spesso.

Poco dopo, per dimenticare tutta questa situazione, andammo nell'idromassaggio gigante, e ci rilassammo.

Continuammo a divertirci fino alle 20:00 di sera non pensando a tutto ciò che era accaduto il pomeriggio.

Poi decidemmo di andarcene, per tornare a Riccione a travare un albergo per alloggiare.

Dopo la doccia all'Acquafan ci vestimmo e partimmo per Riccione città.

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