~ Capitolo 40: I piccoli gesti.

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Francesco si andò a vestire ed uscimmo di casa, per andare al supermercato.

Dopo 5 minuti di cammino, arrivammo al supermercato, entrammo e prendemmo un cestino per mettere la spesa, che naturalmente portava Francesco.

Poi mi chiese: "Che prendiamo?"

Io: "Voglio mangiare un risotto."

Lui: "Buono, come?"

Io: "Con i funghi."

Lui: "Ok allora dobbiamo prendere i funghi e il riso, poi il burro e qualcosa per secondo."

Io: "Prendiamo i teneroni?"

Lui: "Siii abbiamo gli stesso gusti."

Prendemmo tutto ciò che ci serviva ed arrivammo alla cassa, c'era una fila enorme, nel frattempo vedevo i bracciali che stavano lì vicino ad essa.

Gli osservavo ed all'improvviso sentii nel mio orecchio destro: "Scegli quello che vuoi."

Io: "No, Francesco."

Lui: "Posso farti io un regalo ora?"

Io: "Ok."

Mi avvicinai e vidi tutti i simboli disponibili, mi accorsi del simbolo infinito, allora senza pensarci, presi quello.

Francesco: "Questo simbolo, ci sta perseguitando."

Io risi.

Arrivò il nostro turno e pagò tutto Francesco, mise tutto in busta e mi diede il bracciale.

Io: "Grazie tesoro."

Lui: "Di nulla.."

Mi rese felice con quel gesto, stavo bene con Francesco era l'uomo perfetto, era bellissimo.

Ma il mio pensiero andava ad Alessio, chissà cosa stava facendo in quel momento.

Poco dopo arrivammo a casa, uscimmo la spesa dal sacchetto di plastica e incominciammo a cucinare, era bello cucinare con Pierozzi, era dietro di me che mi accarezzava, a petto nudo, solo con il grembiulino, cucinammo e mangiammo davvero come una vera coppia, era tutto bellissimo e perfetto.

Finimmo di mangiare e io andai a lavare i piatti, Francesco nel frattempo si andò a mettere sul letto per fare un pisolino, poco dopo andai pure io.

Mi buttai sul letto e lo svegliai.

Lui mi abbracciò e mi baciò sulla fronte, io mi spostai e lo iniziai baciai sulle labbra, mi mancava, iniziai a dargli dei micro bacini sulle labra, sentii ancora una volta le sue labbra sopra le mie, il suo piercing freddo, sentii la sua lingua avvolgere la mia, la sua dolcezza nel stringermi capelli, la sua folle passione nel muovere la lingua su e giù, era qualcosa di stupendo, ci addormentammo abbracciati.

Ad un certo punto ci spaventammo, squillò il telefono di Francesco e si alzò di scatto, erano circa le 20:00 ed era Alessio: "Ma che cazzo di fine hai fatto."

Francesco: "Scusami Alessio ci eravamo addormentati"

Alessio: "Davvero? Comunque ci vediamo alle 21:00 al lido, miraccomando non fate tardi, Ciao."

Francesco: "No, no. Ciao."

Chiuse e disse: "Abbiamo dormito un pò troppo, sono le 20:00"

Io: "Cazzo, posso farmi una doccia?"

Lui: "Ovvio, però veloce che devo farla anche io."

Io: "Ok, andai in bagno e feci la doccia."

Ritornai in camera con l'accappatoio e Francesco si alzò mi diede un bacio a stampo e mi disse: "Sei bellissima."

Io diventai subito rossa e sorrisi.

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