~ Capitolo 58: Ero felice.

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Il concerto finì poco dopo.

Alessio corse tra le mie braccia.

Dissi: ''Sei stato bravissimo come sempre.''

Lui: ''Grazie cucciola mia, ti amo.''

Io: ''Anche io.''

Ringraziammo Kekko Silvestre ed i Modà ed uscimmo dal campo.

I ragazzi erano felici, avevano raggiunto un altro sogno.

Riccardo disse: ''Andiamo tutti a prendere un gelato?''

Alessio: ''Si, dai ho proprio voglia di qualcosa di dolce.''

Di fronte vedemmo una gelateria e pensammo di andare proprio lì.

Entrammo e il bancone era pieno di colori e gusti di gelato artigianale.

Il mio gusto preferito era il Pistacchio.

E stranamente anche quello di Alessio.

Allora prendemmo due gelati al pistacchio.

Fuori c'erano delle poltrone bianche di paglia, con cuscini morbidissimi lilla.

Era tutto molto accurato nei dettagli, il clima era molto bello e tranquillo.

Ci sedemmo.

E cominciammo a mangiare il gelato e parlare del più e del meno.

Era bello passare del tempo con la band e le ragazze, eravamo come una seconda famiglia.

Tutto questo mi aveva solo cresciuto, avevo capito i veri valori dell'amicizia e sopratutto dell'amore.

Arrivarono subito le 00:00 e decidemmo di tornare in Hotel.

In questi giorni cambiavamo in continuazione hotel, da Rimini a Milano.

Tanto pagava la casa discografica dei Dear Jack.

In questo caso alloggiavamo in uno Hotel molto bello, classico e romantico.

Pieno di luci soffuse e piante e fiori.

Avevamo preso una camera, io ovviamente ero con Alessio.

Appena varcammo la porta della stanza, mi precipitai in bagno a farmi una doccia.

Uscì dal bagno e vidi Alessio, già sul letto a dormire.

Mi avvicinai e russava.

Era come un bambino, amavo guardarlo mentre dormiva.

Mi appoggiai accanto a lui e mi addormentai anche io.

La mattina dopo venimmo svegliati da dei raggi di sole.

Mi alzai e dopo essermi vestita e lavata, entrai nella mini cucina e preparai la colazione.

Alessio si sveglio e mi disse: ''Buon giorno piccola mia.''

Io: ''Buon giorno.''

Mi stampò un bacio ed anche lui corse a vestirsi.

Facemmo colazione e scendemmo giu nella hall, dove ci stavano aspettando gli altri ragazzi.

Avevamo deciso di andare al centro commerciale e pranzare al Mac Donalds.

Entrammo in auto e ci dirigemmo verso questo immenso centro commerciale.

Passammo tutta la giornata lì, mangiammo, facemmo shopping e ci divertimmo proprio come bambini.

Ero felice, felice della mia vita ora, non mi mancava più nulla. Avevo davvero TUTTO.

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