~ Capitolo 24: Il ritorno a casa.

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Arrivai alla stazione, chiamai mia madre per avvisarla che stavo arrivando, pagai il biglietto ed entrai nel treno, nel frattempo accesi il mio ipod ed ascoltai un pò di musica, ad un certo punto decisi di ascoltare i Dear Jack, era da tanto che non lo facevo ma mi sembrava tutto molto strano dopo averli conosciuti, sapevo ormai tutte le canzone a memoria che avevamo anche cantato tutti insieme in albergo, mi mancavano già, mi mancava Alessio, Francesco sopratutto, Lorenzo, Riccardo e Alessandro mi mancavano tutti loro, mi mancavano i miei idoli, mi mancavano i Dear Jack, allora non riuscì a trattenere le lacrime e mi misi a piangere, un signore accanto a me mi toccò il braccio e mi chiese: "Cara, tutto bene?"

Io: "Sisi, mi scusi."

Lui: "Figurati, ti ho visto piangere e quindi mi sono preoccupato, è successo qualcosa?"

Io: "Grazie mille, tutto bene."

Lui mi sorrise, ma gli avevo mentito non andava tutto bene.

Arrivai alla stazione e scesi dal treno, presi un autobus per arrivare a casa.

Sentivo l'aria della mia città, mi è mancata troppo, mi sentivo quasi meglio, ma una parte di me era rimasta lì a Roma.

Arrivai sotto casa, aprì il portone con le chiavi ed entrai in casa, mia madre corse ad abbracciarmi, mio padre era ancora a lavoro erano circa le 17:00, lasciai lo zaino e mi misi sul mio letto, con lo sguardo fisso al soffitto, mia madre nel frattempo uscì tutto dallo zaino e mise a lavare tutti i vestiti all'interno.

Mi girai da un lato e sulla scrivania vidi il CD dei Dear Jack, allora andai a prendere quello che mi avevano regalato i Dear Jack tutto Autografato e lo misi sulla scrivania accanto all'altro.

Tornai in cucina e cominciai a raccontare tutto a mia madre, lei era l'unica di cui mi fidavo, e gli confessavo sempre tutto.

Era felicissima che io avessi finalmente realizzato il mio sogno, ma era leggermente triste per tutto ciò che era successo dopo, mi disse che però dovevo stare tranquilla che piano piano si sarebbe risolto tutto.

Non sapendo cosa fare, mi addormentai.

Poi arrivò mio padre e lo salutai calorosamente, ero felice di stare finalmente con la mia famiglia.

Passò così una settimana e Marta e Tamara mi chiamarono e decisero di rimanere un altro pò a Roma, perchè Tamara si era fidanzata con Alessandro.

Non avevo sentito più nessuno da allora, mi mancavano tutti, ma ad un certo punto..

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