era buio, faceva freddo. Il gelido pavimento, gli intorpidiva i piedi. Sachi se ne stava rannicchiato in una angolo della cella con il viso rivolto verso il muro. Addosso aveva solo una piccola coperta, mentre al collo teneva una grossa catena. Una voce continuava a chiamarlo dolcemente, ma lui cercava di ignorarla. Parlare con lui l'avrebbe fatto soffrire ulteriormente. Non ce la faceva a vedere il suo volto, i loro volti. Si sentiva tremendamente in colpa e desiderava solo essere del tutto ignorato e abbandonato lì. Desiderava che tutti lo odiassero. Era quello che si meritava, pensò.
deku: sachi...sachi, tesoro...
deku continuava a chiamarlo dalla cella accanto, ma il ragazzo non ne voleva sapere di voltarsi.
deku: sachi, guardami...ti prego...
il giovane continuò a rivolgergli le spalle.
baku: ohi! vuoi guardarci in faccia!
a quel punto, sachi aprì bocca.
sachi: p-perchè m-mi state parlando...
deku: eh?
sachi: p-per colpa mia izu-chan è m-morta...p-per colpa mia ora verrete giustiziati tutti...d-dovreste odiarmi...p-perchè mi parlate...i-io non ho fatto altro che combinare disastri...i-io ho ucciso delle persone...n-non è questo quello che fanno gli eroi...q-quel villain ha ragione...s-sono solo un mostro...
deku: no, sachi! tu non sei un mostro! sei un ragazzo meraviglioso, con un grande cuore ed un grande coraggio! senza di te non avremmo mai avuto la forza di metterci contro i villain!
natsu: siamo noi ad aver scelto di seguirti! non devi sentirti in colpa!
tsuka: giusto! noi non ti odiamo, sacchan!
fuji: se devo morire, almeno morirò con onore, perchè non sono scappato! perchè ho avuto la forza di ribellarmi!
sachi, a quel punto, si voltò lentamente verso di loro con un luccichio negli occhi. Non riusciva a credere che, nonostante quella situazione disperata, i suoi compagni continuassero a tenere a lui.
baku: e ora, non devi arrenderti, figliolo! siamo arrivati fin qui per una ragione! i villain ci avranno anche messi alle strette, ma non ci hanno ancora sconfitti!
deku: avrai anche ucciso delle persone, ma lo hai fatto inconsapevolmente, ma soprattutto ci hai salvati! dentro di te non scorre il sangue di un mostro, ma di un eroe! tu non sei un mostro, sei nostro figlio!
sachi: ragazzi...
in quel momento, la porta dei sotterranei si aprì e, sghignazzando, entrarono due villain.
villain: bene! è arrivato il momento di punire qualcuno. Ehi, mostro! indovina chi finirà presto all'altro mondo? esatto, i tuoi paparini!
sachi: NO!
con un rapido scatto, sachi si diresse verso le sbarre della cella e si aggrappò ad esse infuriato, mentre i suoi papà stavano venendo portati via.
deku: andrà tutto bene, tesoro! non arrenderti! noi crediamo in te!
deku gli sorrise dolcemente, mentre sachi lo guardò disperato da dietro le sbarre. I due papà vennero condotti verso un lungo corridoio, fino ad arrivare a delle scale che scendevano. A quanto pare, sarebbero andati ancora più in fondo dei sotterranei. Scesero le scale e si ritrovarono in una grande stanza buia, illuminata debolmente solo da una lampadina. Lì, videro la donna pazza dai capelli biondi intenta a lucidare un coltello.
villain: ehi, toga, ancora qui stai?
toga: mh? oooooh! ma sono i miei tesorini! dimmi che li avete portati per me! ti prego, ti prego, ti prego!
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Un piccolo grande...problema! sequel di un piccolo grande miracolo (bakudeku)
RomanceREVISIONATA. Sachi ha quindici anni ormai e frequenta la yuuei per diventare un eroe, proprio come i suoi papà. Si fa nuovi amici, si innamora di una ragazza, insomma, conduce una normale vita da adolescente, fino a quando un giorno non incontrerà u...