I have a plan

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《- È una rivolta?
- No, Sire, è una rivoluzione.》
[Luigi XVI e François de Liancourt]

"Il piano è semplice."

"I tuoi piani non sono mai semplici..."

"Infatti l'ho detto solo per rassicurarvi. In realtà è quasi impossibile." Disse Liria sorridendo.

Erano passati due giorni da quando lei e Jughed si erano lasciati, e tra di loro si era innalzato un muro di indifferenza e imbarazzo che non sarebbe di certo scomparso facilmente. A scuola fortunatamente non si vedevano, data la sospensione del ragazzo, ma il fatto di avere amici in comune rendeva praticamente impossibile evitarsi l'un l'altro. Liria cercava di tenere il più possibile la mente impegnata, tentando di scoprire informazioni potenzialmente utili per mettere in difficoltà i Jensen, o studiando mosse che potessero danneggiare l'impero di corruzione di cui quella famiglia era a capo. Ma non si può sempre e solo vivere di teoria, ed era giunto il momento perfetto per passare ai fatti, alla pratica.

"Jim, tu sarai il mio alfiere. Dal confine a nord con la contea di Westchester, fino al confine con l'East River a sud, sono disposte diagonalmente sette antenne satellitari abbastanza potenti da trasmettere qualsiasi segnale a tutto il Bronx, e sono le uniche di tutto il distretto a non essere sorvegliate, dato che sono state rimpiazzate da aggeggi più moderni. Il tuo compito è quello di apportare delle modifiche ad ognuna di essa, in modo che trasmettere solamente quello che vogliamo noi, d'accordo? Televisioni, radio, schermi pubblicitari... Tutto deve trasmettere il nostro programma."

"Ci proverò..."

"E ci riuscirai. Devi riuscirci."

"Solo una domanda..." S'intromise Will. "D'accordo, quelle sette antenne principali saranno alla nostra mercé, ma tutte le altre? Potrebbero ostacolare la trasmissione, e non possiamo modificare anche quelle, sono sorvegliate..."

"Ed è qui che entri in gioco tu, il mio fidato pedone. Di noi quattro sei l'unico che in giro non viene riconosciuto come un teppista, la gente non sa chi sei. Devi andare nella cabina di controllo al confine con Manhattan e disturbare il segnale di tutte le altre antenne. Io posso procurarti il pass per entrare, mio padre con la scusa di essere un poliziotto aveva accesso a tutte queste stronzate..."

Will annuì.

"E di preciso, tutto questo serve a...?"

"Trasmettere un video che mostra che io sono in città."

"Ma tu non sei in città."

"No, ma con una parrucca scura, un paio di lenti a contatto verdi e una telecamera che riprende un po' sfocato, ecco che sulla scacchiera si fa strada la regina ..."

Cassidy sorrise furba, sfregandosi il mento con la mano.

"Astuta, Andy... Molto, molto astuta..."

"Il video deve essere ripreso in diversi punti della città, segnatevi quali. All'ingresso del Sant'Elena, nella stazione della metropolitana, davanti allo Yankee Stadium, sotto la scritta dello Zoo e sopra il tetto del municipio. Il tutto ovviamente in diveresi momenti della giornata: il video nei primi due posti potete girarlo quando volete, tanto sono affollati a qualsiasi ora, mentre allo stadio la ripresa perfetta è senza dubbio durante la partita di domani, allo zoo nel lasso temporale tra la chiusura e la prima ronda della guardia notturna e al municipio a mezzogiorno in punto."

"Cosa?! Al municipio in pieno giorno? Ma sei matta?!"

"Di notte il perimetro è completamente sorvegliato, è impossibile arrivare alla scala esterna che porta al tetto senza farsi scoprire. E poi dai, riprendere un messaggio di ribellione proprio sopra la testa di Jensen mentre lui è nel suo pidocchioso ufficio lo farà passare come un idiota agli occhi di tutto il Bronx!"

Rebel [Jughead Jones]Dove le storie prendono vita. Scoprilo ora