Room 237

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《- Si è un po’ soli nel deserto - disse il piccolo principe.
- Si è soli anche con gli uomini - rispose il serpente.》
[Antoine de Saint-Exupéry]

I giorni passarono. Fortunatamente, avrebbe detto qualcuno, ma di certo non Liria Anderson. Perché il ripetitivo e imperturbabile sorgere del sole ogni ventiquattro ore, significava che il momento della resa dei conti era sempre più vicino. E se in assenza di Jughead, la mora soffriva per la loro rottura, il ritorno del ragazzo a scuola la faceva sentire ancora peggio. Vederlo per i corridoi, in classe, in mensa, cercare in tutti i modi di non incrociare il suo sguardo, tentare di parere disinvolta e felice ma non troppo, altrimenti avrebbe potuto dare l'impressione di chi se ne frega... Ogni cosa era terribilmente difficile, terribilmente complicata, tanto che l'impulsività e l'avventatezza della mora lasciarono presto spazio a mille dubbi e ripensamenti.

Non che a Jughead andasse meglio, certo. Tutti quegli sguardi contrariati dei suoi amici, tutti quei rimproveri dalle persone a cui teneva, alimentavano solo un'incontrollabile rabbia che era destinato a reprimere. Erano passate due settimane ormai da quando aveva compiuto il gesto forse più stupido della sua vita, e ancora sentiva in gola quel dannato groppo che gli bloccava la respirazione, come uno spuntone di legno conficcato nella trachea.

"Avete intenzione di continuare ad ignorarvi per sempre?" Domandò Kevin alla Anderson, che però non rispose. "Mi hai sentita? Vuoi ignorarlo per l'eternità?"

La mora fissava un punto vuoto sul tavolo della mensa, mentre sentiva addosso uno sguardo che conosceva fin troppo bene. Non era più abituata a quella sensazione. Si sentiva come se, tutto d'un tratto, ogni sua corazza fosse scomparsa, lasciandola nuda e vulnerabile sotto gli occhi vitri di colui che un tempo era il suo ragazzo.

"Liria!"

La mora si svegliò come da uno stato di trance.

"Sì." Rispose di getto. "No. Non lo so... Di certo non sarò io ad andare da lui."

Veronica alzò un sopracciglio.

"Se lo dici tu..." Mormorò.

Alla fine, il piano messo in atto nel Bronx aveva avuto successo, nonostante Jim avesse preso la scossa due volte. Fortunatamente, la scarica elettrica rilasciata dalle antenne non era stata abbastanza forte da procurargli ustioni e lesioni gravi, per cui se l'era cavata con un po' di riposo e qualche precauzione consigliata dalla signora Raybosh, che lavorava in ospedale. Il video della presunta Liria era stato trasmesso su tutte le linee di comunicazione per ben tredici ore, una in più del previsto.

Il sindaco Jensen, com'era prevedibile sarebbe accaduto, era andato su tutte le furie, non tanto per essere stato messo in cattiva luce davanti a tutta la città, ma perché a metterlo all'angolo era stata quell'esile orfanella che, fino ad allora, aveva sempre e solo sottovalutato. Avrebbe dovuto lasciare che Raider la uccidesse sul colpo, quando ne aveva avuto l'occasione. Ora, invece, si trovava con un nemico in piu, un avversario incorruttibile e determinato a farlo crollare ad ogni costo. Il messaggio inviato al Bronx, del resto, parlava chiaro:

"Salve, scusate per questa piccola intrusione fuori programma, ma ho delle informazioni importanti da comunicarvi. Per chi non mi conoscesse, mi chiamo Liria Anderson, e circa un mese ho aderito e organizzato la cena di beneficenza all'orfanotrofio Sant'Elena, grazie alla quale sono stati racimolati i fondi necessari per evitare la demolizione della struttura. Il messaggio che ho per voi oggi è APRITE GLI OCCHI! Il sindaco e i suoi collaboratori non sono chi dicono di essere... Stanno cercando di comprare o distruggere i principali luoghi di diffusione dell'opinione pubblica, ve ne rendete conto? Vogliono ridurci a stupide marionette senza idee proprie, pronte ad eseguire i loro ordini senza farci domande... Ma non è tutto oro ciò che luccica! Non è tutto loro! Ribellatevi gente, fate sentire la vostra voce. Non stiamo più giocando ora, questo non è più una partita tranquilla e leale... Siamo in guerra, e sono determinata più che mai a vincerla. Hai sentito Jensen?! Siamo in guerra! Sono Liria Anderson, e rivendico il mio diritto ad essere libera!"

Rebel [Jughead Jones]Dove le storie prendono vita. Scoprilo ora