È fatta

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Vago e nebuloso è l'inizio di ogni cosa, ma non la sua fine.》
[Khalil Gibran]

"Un'ultima cosa, zia." Ghignò la mora, voltandosi verso il primo gradino delle scale. "Io e Jughead stiamo insieme, d'accordo? Stiamo insieme, che ti piaccia oppure no."

Così si concluse quell'ennesima lite. Tra dure verità sputate senza nessun freno, urla, e lacrime versate invano. Ormai Alice non poteva più tornare indietro, era troppo tardi. Si era scavata la fossa da sola, dal primo momento in cui aveva visto negli occhi di Liria l'immagine della sua defunta sorella. Non le restava che accettare la sconfitta, assorbire quel colpo, e sprofondare nelle sue stesse bugie.

La mora non aveva avuto filtri, in quella discussione. Dopotutto, cosa ci si poteva aspettare? Liria aveva l'odio radicato nelle ossa, era nella sua natura. Dopo diciassette anni passati tra lupi travestiti da agnelli, forse a sua volta lo era diventata, ma non cercava di nascondersi dietro alla maschera di persona pia e affidabile. Sua madre era stato l'unico appiglio prima della caduta definitiva, prima di sprofondare nel vuoto, e Alice Cooper non aveva fatto altro che metterla in ombra. Aveva profanato il suo ricordo, tutto ciò che a Liria rimaneva di lei.

Tutte menzogne. Erano state tutte menzogne. Questa non gliel'avrebbe fatta passare, poco ma sicuro.

Si dice che la notte porti consiglio, ma tra le mura bianche di casa Cooper, rimuginare sulla giornata fece solo aumentare il soffocante senso di pentimento ad Alice, e l'incontrollabile voglia di vendetta a Liria.

"Le renderò la vita un inferno, lo giuro. Arriverà a implorarmi in ginocchio di smetterla, ridotta come uno straccio, con gli occhi rossi di pianto e il cuore diviso in due. Lo giuro, Will, pregherà perché io accetti le sue scuse..."

"E cosa pensi di fare?"

"Assolutamente niente. E sarà proprio questo a farla uscire di testa. La coscienza che tutta la stima, l'amore che Betty prova nei suo confronti potrebbe sgretolarsi sotto ai sui occhi ogni volta che apro bocca..."

"Non starai esagerando? Insomma, d'accordo, ti ha mentito, ma arrivare a questo punto..."

"È una questione di principio! Lei doveva essere l'autorità, l'adulto coscienzioso pronto a tenere gli adolescenti ribelli sotto la sua ala protettiva, e invece è stata solo una bugiarda dalla coda di paglia... E io ci ho mangiato insieme, Will! Ho dormito con lei sotto lo stesso tetto! Se ci penso mi viene il voltastomaco..."

"Magari si farà perdonare, in qualche modo..."

"Phf..." Sbuffò la ragazza. "Figurati! Non le importa di me, di ciò che io penso di lei, l'unica cosa a cui da peso è che se Betty venisse a conoscenza di tutto questo molto probabilmente la odierebbe... Nient'altro... Come mi sento io conta meno che zero."

No, non era vero, ma come poteva dirglielo? Come poteva Alice Cooper spiegare a sua nipote che voleva solo proteggerla? Sarebbe stato inutile: era troppo tardi perché la mora potesse prenderla sul serio. E poi era rischioso, esageratamente rischioso. La giovane Anderson, perspicace com'era, avrebbe di sicuro letto tra le righe, capendo che forse quel dannato incidente non era stato molto casuale... E meno sapeva, meglio era.

Erano le 10:37 quando il silenzio di tomba nella stanza di Liria venne interrotto da un'inaspettata《Another brick in the wall》dei Pink Floyd. Liria era seduta sul letto, con il suo immancabile quaderno tra le mani, e scostò disinteressatamente lo sguardo sul display del cellulare.《Chiamata da: Liam》, c'era scritto. Rispose non molto euforica.

"Che vuoi?"

"Dove diavolo sei?"

"Spiacente, ha sbagliato numero." Attaccò.

Rebel [Jughead Jones]Dove le storie prendono vita. Scoprilo ora