Fermare un momento

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Riccardo

Dai sbrigati che ci stanno aspettando" Grida Matteo mentre a piedi raggiungiamo il campo sportivo che ci ha visto crescere.
"Senti forse è meglio che torniamo un altro giorno. Magari è troppo presto"
Matteo si ferma, torna indietro e mi tira un pugno sulla spalla.
"Ahi! Ma che ti prende?"
"Che prende a te piuttosto. Eravamo d'accordo che sarebbe stato oggi. È passato un anno Riccardo e lo sai meglio di me che più rimandi e peggio sarà. Noi abbiamo una scadenza non possiamo permetterci di perdere tempo"
Lo so che ha ragione, per chi come noi vuole fare del pallone una professione il tempo è prezioso. Sì inizia giovani. Ci si diverte. Si gioca e mentre per alcuni crescendo diventa un hobby per altri come noi è pura passione. Di quelle che ti fa allenare duro, che cresce dentro ad ogni tiro, che ti fa correre anche quando sei sfinito, che ti fa urlare ad ogni gol segnato. E alla fine non tutti  la spuntano, solo pochi trasformano la passione in una professione e se riesci a farcela, se riesci ad emergere, devi allenarti costantemente, non puoi mollare, fermarti, perdere tempo. Devi essere sempre in movimento, sempre pronto, sempre attento, perché ogni momento potrebbe essere il tuo momento, ogni partita la più importante, ogni giocata quella decisiva, ogni gol quello che potrebbe cambiarti la vita.

Ma dopo tutto quello che è successo ed il tempo che è passato ho paura che il mio momento sia già passato.
"E se fosse già troppo tardi per me?"
"Se stai qui impalato sarà difficile scoprirlo non trovi?"
"Ho un po' di paura Matteo. È un anno che non metto piede in campo e mi manca, mi manca perché è l'unica cosa che mi ha tenuto in piedi per tutti questi anni, ma non so se sono pronto a perderla del tutto"
Perché in fondo anche se qui non ci sono più tornato dopo l'incidente, stando lontano ho sempre avuto la speranza che un giorno sarei tornato e avrei cominciato da dove mi ero interrotto. Ma essere qui, ora, mi porta a scontrarmi con una realtà che potrebbe portarmi via il sogno di una vita.
"La perderai se stai qui e non tenterai. Nessuno può sapere che cavolo succederà domani e tutti abbiamo paura di questo. Però stare fermi  è come non scendere in campo per paura di farsi male giocando e vedersi così strappato un sogno, ma che senso avrebbe quel sogno se non tentassi di viverlo?"
"Ma se poi vivendolo ti accorgi che non puoi raggiungerlo cosa fai?" Gli domando.
"Non avrai il rimpianto di non averci provato e da lì troverai la forza per costruirne un altro di sogno"
E sentirlo parlare ora mi ricorda che tra le tante scelte sbagliate che ho fatto di una non mi sono mai pentito, ed è lui, Matteo.
Il mio primo amico.
Mio fratello.

"E ora perché ridi?"
"Perché ogni giorno che passa assomigli sempre di più a Claudio"
"Mi ha cresciuto, è mio padre, qualcosa da lui dovevo pur prenderla"
"Questa già l'ho sentita" e sorrido pensando al mio di padre.
E mentre arriviamo alla sede di quella che è stata la mia squadra per tanto tempo penso che la mia vita è stata completamente stravolta da allora e non voglio avere paura di fallire, perché il fallimento più grande sarebbe rinunciare senza provarci neanche a raggiungerlo il mio sogno di bambino.

Entro nello spogliatoio che ho sentito mio per tanto tempo. Chiudo la porta e mi guardo intorno.
Ci sono le panche vuote dove eravamo soliti sederci per cambiarci prima di andare sul campo e gli armadietti con le maglie appese sono lì pronte per essere indossate.
Mentre mi avvicino a quello che è sempre stato il mio posto, passo le dita sulla scritta che abbiamo fatto io e Matteo qualche anno fa...

"Presto in Seria A"

Questo leggo sulla panca sotto quello che era il  mio armadietto.
Mi fermo e il ricordo di quel giorno mi accompagna in questo mio ritorno.

Eravamo due ragazzini ed era il nostro primo giorno in questo spogliatoio.
Eravamo appena avanzati di categoria, dagli allievi avevamo raggiunto la Primavera. Ci mancava solo un salto per arrivare in prima Squadra e il nostro entusiasmo di ragazzi ci aveva portato, dopo la nostra prima partita, a non volerlo dimenticare quel momento dove tutto stava per iniziare.

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