Epilogo

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Volevo iniziare ringraziando chi mi ha seguito.
A chi ha imparato ad amare Riccardo.
A chi ha voluto dargli una possibilità.
È stata una storia la sua che ha conosciuto più di una pausa ma finirla ne valeva la pena, per lui e anche per me.
È stato un percorso lungo ed è stato bello poterlo condividere con qualcuno, per cui grazie.
Qui dentro, tra le righe che ho scritto, ho lasciato qualcosa di me, non tutti lo capiranno e non a tutti piacerà, ma è giusto così.
E a voi temerari che siete arrivati fin qui va il mio ringraziamento più grande.
Credere in chi scrive e in Riccardo non era mica roba semplice ma voi lo avete fatto.
Questo per me è stato un bellissimo viaggio che ora arriva alla sua conclusione.
Grazie ancora.
Vi abbraccio.

Per questo finale la canzone è necessaria.
Buona lettura

Riccardo

È arrivato il momento.
Parto.
Parto perché la vita è un attimo.
Parto perché di giorni ne ho già perso troppi.
Parto perché il sogno di una vita mi sta aspettando.
Parto perché la mia strada mi sta aspettando.
E seduto qui,accanto alla mia famiglia,
di fronte a mia madre che emozionata sta per parlare so che ora nessuno mi può più fermare.

"Buonasera a tutti, io mi chiamo Eleonora e sono un alcolista. Oggi è un anno che non bevo e questo mio traguardo è un nostro traguardo. Senza il vostro aiuto, senza il vostro sostegno, la vostra forza io non ce l'avrei fatta. Questo posto, con voi, alcolisti anonimi come me, mi ha ridato la mia vita e io non potrò mai ringraziarvi abbastanza. Per me tutti voi, non siete anonimi, non siete alcolisti ma persone, persone che porterò sempre nel cuore. Avete ascoltato ogni mia parola, avete asciugato ogni mia lacrima, mi avete abbracciata, accolta, aggiustata. Vi siete presi il mio dolore e ne avete portato il peso con me e oggi che i miei fantasmi hanno smesso di tormentarmi io sono diversa. Una donna nuova, in grado di amare ma anche di soffrire senza trovare riparo nella via più facile. E oggi, lo posso dire senza paure, io sono felice. Ho ritrovato i miei amori più grandi e vederli qui con gli occhi emozionati mi ripaga di tutta la fatica fatta per arrivare qui oggi.
Adriano.
Tu sei stato il mio faro.
Sei stato lontano per troppo tempo ed io senza di te non la trovavo la rotta per tornare a casa. Sono stata una nave alla deriva che non ce l'aveva la forza per tornare a casa, ma tu non hai mai smesso di mostrarmela la tua luce meravigliosa e alla fine lei mi ha riportato da te, l'ancora di cui avevo bisogno per smetterla di vagare ed iniziare a vivere.
Vanessa.
La mia bimba perduta.
Tu sei stata il mio sogno ogni volta che chiudevo gli occhi.
Ti vedevo lì davanti a me ogni notte, immaginavo i tuoi occhi, il tuo viso e non potevo credere che tu non fossi con me.
Ti ho lasciata che eri troppo piccola e la tua perdita mi ha spezzata.
Senza di te ho perso me.
E vederti qui oggi, con le lacrime agli occhi, mi riempie di una gioia che per troppo tempo ci è stata negata.
Sei mia figlia e finalmente posso urlarlo forte in modo che tutti lo possano sentire.
Sei la mia metà del cuore.
Ivan.
Sei arrivato da noi come un uragano.
I tuoi sorrisi.
I tuoi giochi.
I tuoi pianti.
I tuoi capricci.
I tuoi sogni.
Sono l'ossigeno di cui ho bisogno.
La tua presenza riempie la casa e la nostra vita.
Sei il mio cucciolo rosso preferito.
Tu sei la fiamma che mi rende viva.
E infine ci sei tu.
Il mio Riccardo.
Sei così simile a me che se ti guardo negli occhi ci vedo me dentro.
Non sono stata in grado di essere la madre di cui avevi bisogno e ringrazio Dio ogni giorno per aver messo Arianna sul nostro cammino. Lei è stata il nostro angelo, c'è stata sempre e sempre ci sarà.
Ti ha fatto diventare l'uomo che sei adesso e che io amo più di me stessa.
Tu sei sempre stato così fragile ed io avrei dovuto starti accanto ma non sono stata in grado di farlo.
Ti ho lasciato da solo e tu mi hai odiato per questo ed anche io l'ho fatto.
Non ci sono stata per te mentre tu sei sempre stato lì per me.
Sei stato tu il genitore ed io la figlia.
Mi hai rialzato da terra.
Mi hai tenuto in piedi quando non ne avevo la forza.
Mi hai impedito di cadere quando mi stavo lasciando andare.
Tu non hai mai lasciato la mia mano anche quando avresti voluto farlo.
Hai sempre creduto di non essere abbastanza ma la verità è che io non sarò mai abbastanza per te.
Tu mi sei stato d'esempio.
Sei caduto.
Ti sei spezzato, proprio come me.
Hai creduto di non farcela.
Hai pensato di chiudere gli occhi per non riaprirli, ma non lo hai fatto.
Hai lottato, contro te stesso, contro il mondo.
E hai vinto.
Hai vinto la vita che hai sempre desiderato.
E non è vero che non sapevi amare, perché io questo tuo sentimento l'ho sentito ogni giorno anche quando dicevi non essere vero.
Tu hai insegnato a me cosa l'amore davvero è.
L'amore sei tu.
Il mio primo figlio.
Il mio primo vero sorriso.
I primi miei passi nel mondo.
Il mio tutto.
Fatti felice.
Che puoi"

E mentre l'applauso si fa rumoroso le lacrime di mia madre diventano le mie e la stringo forte la mano di Isabella al mio fianco. Me la porto al petto, vicino al cuore. Quello che lei ha fatto ripartire, quello che lei ha saputo amare. È il mio modo per dirle che lei sarà con me sempre perché il mio farmi felice è lei che mi cammina accanto.

"Camminami sempre di fianco Isabella"
"E tu, tu non perdermi mai Riccardo"

E poi parto,vado lontano a raggiungere il mio sogno.
La Spagna mi sta aspettando.
La Liga mi ha chiamato.
Il mio sogno di bambino vuole essere realizzato.
Ma qui ci sto lasciando il cuore, che ora lo sa benissimo come si fa a battere.
Ed è lì, che tra un palpito e l'altro, troverò lei.
Isabella.
Il mondo dentro i miei occhi.

"Sei dove volevi e stai

Fatti felice che puoi

Io ti cammino di fianco

E tu non perdermi mai

Io ti cammino di fianco

E tu non perdermi mai

Tu non mi perdere mai

Fatti felice, se vuoi

Io ti cammino di fianco

Tu non mi perdere mai"

Tu non mi perdere mai"

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