Rieccomi qui, finalmente sono tornata, mi spiace averci messo tanto, ma è stato un periodo non facile. Ma oggi vi pubblico questo capitolo per augurarvi, anche se in ritardo, buon anno.
Spero mi seguirete per arrivare insieme alla fine di questa avventura.
(La canzone che ho messo su va ascoltata da dove vi indicherò, se volete)
Buona lettura.Isabella
È dicembre, il freddo è arrivato, Natale è passato da pochi giorni ed io che ho sempre adorato questo periodo quest'anno non volevo arrivasse.
Sono mesi ormai che non ho più voglia di nulla.
Vorrei solo rivederlo, stringerlo, sentirlo vicino come non è più successo da allora.
L'estate è andata via e si è portata via anche lui. E tutto il calore che ho sentito sembra svanito nel nulla e non è per via della stagione, ora più fredda e buia, ma perché mi sento persa ora che lui è lontano.
Mi alzo, mi vesto, mangio, faccio quello che devo, ho iniziato il mio ultimo anno ma non provo nulla e questo mi terrorizza.
Ho paura di non essere in grado di tornare al prima, a quando Riccardo per me era solo un nome a cui non riuscivo a dare né forma né colore.
Mi sento come un foglio bianco, uno di quelli sui quali inizi a fare degli schizzi che potrebbero dare vita ad un disegno meraviglioso ma che poi a guardarlo meglio ti accorgi dell'imperfezione che portano e allora l'accartocci, lo butti via, come si fa con gli errori, con gli sbagli che ti riprometti di non ripetere più.
Ma io non voglio essere un errore, uno sbaglio. Eppure il silenzio e l'assenza di Riccardo mi dicono che forse lui di me ora vede solo questo.
Lui che tra errori ripetuti e sbagli imperdonabili ci è cresciuto non può credere che io, ai suoi occhi diversa, sia in realtà uguale a tutti gli altri, ma soprattutto non può accettare che io sia uguale a lui. Perché lo so che è questo che pensa adesso, crede di avermi "sporcato", come dice lui, crede di avermi rubato la persona che ero mentre cercavo di farlo diventare quello che è. Ma non è così, lui è sempre stato la persona che è ora solo che non sapeva di esserlo e tentando di cercare se stesso ha finito con il perdersi. Gli ho ripetuto mille volte di guardarsi attraverso i miei occhi, di vedere ciò che io vedevo ed alla fine, quando anche lui ha iniziato a crederci davvero, tutto è andato distrutto, frantumato in mille pezzi.
Come lui.
Come me.
Ora sono io a non avere nessuna forma e nessun colore.Non lo vedo da tre mesi.
In casa famiglia non ci è più andato.
A casa sua non è più tornato. Affronterà il processo e ovviamente non sarà l'avvocato di suo nonno ad aiutarlo.
Sarà la mamma di Alexandria a difenderlo. Quando lei me lo ha detto sono rimasta di stucco. So che ormai lo hanno perdonato ma non avrei mai pensato che arrivassero addirittura ad aiutarlo.
Ale mi parla poco di lui, mi ha detto però di non preoccuparmi che è in buone mani, in fondo anche il fatto che la madre lo difenderà andrà a suo favore anche se poi sarà il giudice a decidere.
Lei crede sia giusto che sia lui a dirmi perché proprio la madre lo aiuterà, io le ho risposto che allora non lo saprò mai ma Ale è convinta che lui tornerà.
Ma più passa il tempo più io mi convinco del contrario.
So che ogni tanto, di nascosto, va a trovare Ivan in casa famiglia, me lo ha detto Carlo.
Va sempre quando sa che Arianna non c'è o che io non ci sono.
Non vuole neanche vedermi, non capisco come possa voler tornare da me.
Finché non si perdonerà non perdonerà nessuno inclusa me e inizio a temere che non sarà mai in grado di farlo.I miei sono preoccupati, non sto uscendo per nulla, ogni volta andare fuori mi ricorda tutte le cose che volevo fargli vedere, tutto ciò che avrei voluto fargli provare e le feste che con lui avrei voluto passare per fargli sentire il calore che avere qualcuno accanto può dare. Ma lui non è con me e uscire serve soltanto a ricordarmelo.
Non ho visto molto neanche Vanessa, so che non è colpa sua stavolta ma incontrare lei mi ricorda che ho perso lui. So che anche lei è dispiaciuta davvero, so che continua a vedere Adriano e so che lui ancora non ha voluto incontrarla.
Sì è chiuso di nuovo.
È tornato indietro.
All'inizio.
E stavolta non posso aiutarlo.
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C'È IL MONDO DENTRO I TUOI OCCHI
Romance"Riccardo, solo del mio nome ero sicuro, ma la verità è che io non so cosa e chi sono, non l'ho mai saputo davvero. Quando ero piccolo ero un bambino, ma è durato poco, perché mio padre ha deciso troppo presto di abbandonare me e mia madre. Credo n...