Ritorno nella mia stanza, dopo essermi fermata nell'erboristeria e aver sfogliato l'enciclopedia delle erbe. Avevo letto nuovamente le informazioni su quella pianta che dovevo cercare e poi mi ero anche soffermata sulla rosa blu. Subito ho chiuso l'enciclopedia, come per dimenticare quello che era successo l'altra serata e ritorno in stanza. Mi siedo sul letto e continuo a riflettere. Perché Izana ci tiene tanto a me, tanto da volermi conquistare contrariamente da ciò che voglio? Perché deve lasciarmi delle nottate in cui continuo a riflettere e riflettere, passando così delle nottate bianche?
A riportarmi alla realtà è qualcuno che bussa alla porta. Avevo paura che fosse quello stupido, ma poi mi faccio coraggio e apro la porta. Mi ritrovo accanto la capoerborista. Le chiedo, curiosa e preoccupata al tempo stesso: «Cosa la porta a venire a trovarmi in questo orario? Ho dimenticato qualcosa oppure devo fare qualcosa per lei o per gli altri?»
Lei sorride e la faccio entrare. Ci sediamo sul letto e li dice: «Ho sentito che sei stata chiamata dal principe Izana per rivedere tua madre - annuisco -, vero? Questo - dandomi un foglio - sarebbe il permesso per uscire. Fammi sapere come starà tua madre, dopo il tuo trattamento, mia cara dottoressa Asuna»
Io, imbarazzata: «Grazie. Certamente le farò sapere. L'erboristeria e la medicina sono correlate e non credo debba esserci qualche problema nel conoscerle entrambi»
Lei sorride e mi dice: «Già. Sei veramente saggia come dicono i tuoi amici»
Lei si alza e la seguo anch'io. Prima che raggiunga la porta, si gira e mi chiede: «Posso solamente chiedere qualcosa?»
Annuisco e lei mi fa: «C'è qualche relazione tra e il principe Izana-oji? Mi era sembrato molto premuroso oppure molto interessato a te»
Cerco di non farlo sembrare, ma credo di non esserci riuscita. Mi trovo in una situazione di imbarazzo a questa sua domanda. Stavo per rispondere, ma lei mi dice: «Ci vorrà del tempo, vero? Va bene, aspetteremo e vedremo cosa succederà. Buona notte e buon viaggio per domani. Ci vediamo presto»
Le ricambio il saluto e torno al letto. Rimango a riflettere fintanto che il sonno non domina sulla mia mente.
Il giorno seguente mi alzo e dopo aver salutato Shirayuki, Zen e gli altri mi incammino verso il mio viaggio. Sapevo che era ben tosto, ma dovevo farlo per mia madre. Ogni volta cercavo di dimenticare quello che avevo promesso a Izana, ma gliel'avevo detto e non sono una persona che non rispetta una promessa fatta. Sospiro diverse volte e al tempo stesso mi affascino alla bellezza della natura. Mi sono soffermata diverse volte a contemplare la bellezza della natura, ma subito dopo riprendevo il mio cammino.
Mi ci sono voluti due giorni per raggiungere la montagna e per scalarla alcune ore. Arrivo ad una parete rocciosa e comincio a scalarla, dopo aver avvistato in altezza quei fiori. Sapevo che era faticoso, ma quella fatica dovevo farla per la salute di mia madre. Stavo per raggiungere i fiori, ma il mio piede destro non poggia bene sulla sporgenza e quindi mi stavo preparando per prendere una botta. Ma contrariamente, una mano afferra la mia e mi aiuta a rimettermi in posizione. Alzo lo sguardo e mi trovo Kiki. Lei mi dice: «Tutto bene? Su, ora sali e vai a prendere i fiori»
Lei mi accompagna, raccomandomi ogni volta dove mettere i piedi ogni volta che mi fermavo a riflettere. Prendo i fiori e scendiamo la parete rocciosa. Ci fermiamo per un paio di minuti a riprendere il fiato e le chiedo: «Come mai sei qua? Ti ha mandato qualcuno a seguirmi?»
Lei sorride e annuisce. Allora le faccio, guardando la natura: «Me lo immaginavo. Ma comunque ti ringrazio per l'aiuto. Altrimenti avrei impiegato più tempo»
Le offro un panino che avevo ancora e lei lo prende, mangiandolo. Mangio anch'io uno e poi mi chiede: «È stato proprio il principe Izana-oji a dirmi di seguirti e prendermi cura di te. Mi sembrava molto interessato a te»
Tossisco per evitare l'imbarazzo e guardo altrove, dicendole: «Ah. Capisco. Poteva evitare tutto questo»
Si avvicina da me e mi chiede: «Cosa sta succedendo? Mi stai nascondendo qualcosa, Asuna? Non è da te tenere qualcosa nascosto, dopotutto sono la tua carissima amica»
Sentivo le mie guance essere rosse e le dico: «Magari in un altro momento. Non me la sento di parlartene. Forse sarebbe meglio mettersi in moto per trovare almeno un albergo dove fermarci»
Mi fa l'occhiolino e scendiamo chiaccherando e riprendendo ricordi del passato. Prenotiamo una stanza doppia ad un albergo per due notti. Subito ci facciamo il bagno all'interno delle terme di questo albergo. Ci emergiamo nell'acqua calda e rimaniamo in ammollo. Subito mi ricorda che questa situazione era via familiare a me. Poi sento dell'acqua spruzzata sul mio viso. Mi giro e trovo Kiki spruzzarmi dell'acqua. Lei mi fa: «A cosa pensi? Lascia su i pensieri e parlami. Sono curiosa di sapere cosa è successo tra voi due»
Io, con le guance leggermente arrosate: «C-cosa pensi? Togliti quelle strane idee dalla tua testa. Inoltre, vorrei - abbassando lo sguardo - dimenticare tutto»
Lei si avvicina da me e mi dice: «Su, su. Dimmi cosa ti ha fatto! Non nascondermi niente»
Le faccio no con la testa, ma alla fine gliene parlo, visto che è la mia cara amica d'infanzia a cui non tengo niente di segreto. Lei mi dice: «A quanto pare lui non si è mai dimenticato di te e vorrebbe con tutto il cuore stare con te, visto che vi conoscete abbastanza bene. Tutto sta a te. Devi prendere una decisione e comunicargliela. Ma alla fine - facendo la saputella - so che accetterai la sua proposta. Ne sono più che certa che ascolterai il tuo cuore, dopo averci pensato a lungo»
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Il richiamo del passato e lo sguardo verso il futuro
RandomImmagino conosciate la storia di Akagami no Shirayuki, ovvero biancaneve dai capelli rossi? Allora questa mia ff riprende da quando Shirayuki ed una sua amica Asuna sono ritornate dalla settimana da Tanbarun, che però è durata più di una settimana...