Capitolo 26

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Lui mi alza il volto e mi chiede il perché. Chiudo gli occhi, perché avevo già il viso in fiamme e non me la sentivo di continuare ad osservarlo. Poi gli dico, dopo aver fatto un respiro profondo ed aperto gli occhi: «Voglio che per adesso ci parliamo come due amici. Non voglio mettere in primo piano i nostri sentimenti, perché se dovessimo farlo non sarei...»
Mi blocco perché non sono capace di continuare quel discorso. È troppo imbarazzante parlargliene. Non me la sento di continuare perché altrimenti avrei messo in dubbio quello che stavo progettando. Avrei messo in dubbio tutti quei sentimenti che volevo reprimere in questo momento preciso. Non voglio ammettere di amarlo, perché so quali sono le conseguenze a ciò. Non mi sento preparata a subire le conseguenze di questo sentimento d'amore che mi sta perseguitando da diversi anni.
Faccio un passo indietro e mi giro. Decido di tornare nella stanza, ma lui mi prende a mo di sposa e mi porta nella sua stanza. Le mie guance erano diventare di color scarlatto e non riuscivo ad evitarle. Mi copro il viso con le mani e poi mi mette sul suo letto.
Continuo a coprire la mia faccia con le mani e comincio a sentire i suoi passi ovunque in quella stanza. Ma cosa vuole fare? E perché mi ha portata qua? Questo mi metterà solamente in imbarazzo domani. Devo tornare nella mia stanza prima che tutti comprendano male la situazione e saltano a delle affermazioni affrettate.
Mi tolgo le mani e mi trovo Izana difronte a me. Faccio un piccolo salto di spavento e subito lui si mette a ridere. Lo guardo per una frazione di secondi e poi mi unisco anchio nella risata.
Si siede accanto a me e mi dice: «Asuna... Non so cosa ti impedisca a corrispondere i miei sentimenti, ma aspetterò il giorno in cui mi dirai tu stessa quello che senti. Ma nonostante ciò continuerò a dirti quanto io realmente ti amo e non posso vivere senza di te»
Sorrido e gli dico: «Mi sa che ci vorrà molto tempo e penso che potresti cambiare idea. A te va bene?»
Lui mi prende la mano e mi dice: «Ho già aspettato più di 10 anni, cosa dovrebbe cambiare aspettare altri anni? So che sarebbe dura, ma non mi darò per vinto! E poi più l'attesa si fa lunga, più i miei sentimenti verso di te continueranno a crescere sempre di più. Non la pensi così?»
Gli do una piccola pacca sulla spalla e gli dico: «Se lo dice lei, allora tutto è possibile!»
Lui fa il broncio e poi comincia a farmi il solletico, per vendicarsi della risposta che gli ho dato. Lo volevo appunto provocare, tanto per rompere il clima che si era generato.
Io non resisto al solletico e subito mi accascio sul letto. Continuo a ridere e poi li fermo quando non sento più le sue dita sulla mia pelle. Mi asciugo gli occhi dalle lacrime e poi mi ritrovo Izana accanto a me. Lui mi stava guardando e gli dico, con un filo d'imbarazzo: «Cosa sai vedendo? Per caso un alieno?! Il tuo sguardo sembra essere perso»
Lui allunga la sua mano e la posa sulla mia guancia. Quel semplice tatto mi fa scorrere un brivido, come tutti quelli che ho sentito al suo tocco sulla mia pelle, sulla schiena. Poi mi dice: «Ti sto ammirando, Asuna. Sei veramente bella con questi capelli. Così sembri quella di un tempo fa»
Le mie guance diventano rosse e gli dico: «Basta con i complimenti! Lo sai bene che li odio»
Lui sorride e poi mi dice, ignorando quanto gli ho detto: «Anche le guance rosse ti donano veramente un velo di bellezza, che i miei occhi non fanno altro che ammirare»
Gli faccio il broncio e prima che potessi aprire bocca, la sua mano raggiunge il mio collo e poi il suo viso si avvicina sempre di più al mio. Cerco di allontanare la sua mano dal mio collo, ma non riesco nemmeno a sforzare tanto la mia mano per via dei lividi che avevo. Lui mi guarda negli occhi e mi dice, prima di baciarmi: «Sei la donna che ho sempre desiderato avere al mio fianco, Asuna. Non so come fartelo capire, ma io ti amo follemente. Non riesco ad immaginare una vita senza di te, ora che ci siamo rincontrare»
Posa, come sempre, delicatamente le sue labbra sulle mie. Questa volta, come prima, non riuscivo a fare la parte della persona freddo. Così ho dato anche il mio contributo e potevo percepire tutto l'amore che provava per me. Ci stacchiamo dopo che il fiato ci serviva e mi dice, facendo parte dell'offeso: «Sei brava in questo e vuoi che io continui a starti lontano?! Scherzo, ovviamente. Prenditi tutto il tempo che vuoi»
Ci alziamo e mi accompagna nella mia stanza, anche perché entrambi volevamo evitare che la gente inizi a fantasticare su tutto senza che abbia un fondamento solido. Ma sapevo già che tutti stavano facendo le loro ipotesi, anche perché ci avranno sicuramente visti insieme diverse volte. Prima di entrare, gli do un bacio sulla guancia e gli dico: «Grazie per tutto, Izana. Buona dormita!»
Le sue guance diventano leggermente rosse e questo mi ha fatto sorridere.

Il richiamo del passato e lo sguardo verso il futuroDove le storie prendono vita. Scoprilo ora