Capitolo 17

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Mi paralizza quella domanda e non sapevo cosa rispondere. Mille pensieri mi sono sorti in mente e l'aria sembrava non voler passare dalle mie corde vocali e farmi parlare. Un nodo mi si era formato e a stento sono riuscita a dire: «Beh... Ecco...»
Abbasso subito lo sguardo, perché mi sono trovata in una situazione d'imbarazzo e sicuramente avrebbero compreso male la situazione, cosa che non volevo che accadesse. Poi sento una mano posare sulla mia e Izana lì dice: «Abbiamo passato il tempo insieme sia in giardino che in biblioteca. Ho apprezzato la sua compagnia e sono molto felice di avermi concesso quel momento, visto che domani mattina tornerò al palazzo. Volevo ringraziarvi infinitamente per questa accoglienza e vorrei togliere subito il disturbo, prima che qualcuno malcomprendi la mia visita»
Diversi brividi sono passati lungo la mia schiena e avevo percepito un tonfo nel mio cuore. Cosa mi sta succedendo? Perché tutto d'un tratto provo dispiacere nel non avere la sua compagnia? Perché non mi ha avvisata prima? E perché percepisco tutto questo come una situazione di malore?
Non seguo il discorso che si era tenuto e me ne vado, con la scusa di stare poco bene. Entro nella mia stanza e mi siedo sul letto. Piego le mie gambe e le porto verso il mio petto. Poggio la testa sulle ginocchia e mi lascio tralasciare dai ricordi. Sentivo una stretta al cuore, come se avessi dimenticato qualcosa. Più pensavo e più mi rendevo conto che era meglio allevare quella stretta, perché sono io di principio a non volere tale situazione. Potevo sembrare contraddittoria, ma io volevo bene a Izana perché era stato il mio miglior amico d'infanzia e lo rispetto per quello che ha fatto nel passato. Ma ora ci siamo scambiati i ruoli e volevo continuare a lavorare come ho sempre fatto in questi mesi, senza che la mia vera identità fosse venuta a galla. Ma ora tutto cambia. Tutti sanno chi sono e soprattutto anche lui. Inoltre, mi sta dimostrando sempre più affetto e attenzione, ciò che al momento non voglio. Perché la vita diventa molto complessa una volta adulta? Perché agli occhi di un bambino tutto sembra facile? Mentre ora si valutano diversi filtri della realtà?!
Mi faccio coccolare da questi pensieri e stavo per dormire, quando sento qualcuno prendermi e mettermi per bene al letto.
Il giorno seguente mi sveglio e mi trovo a letto, sotto le coperte. Mi alzo e trovo già le tende spostate ed il sole che batteva sulla stanza. Mi guardo intorno e trovo l'orologio segnare le 10:30. Mi alzo dal letto con un leggero mal di testa e mi viene in mente che ieri non mi ero messa sotto le coperte da sola. Ricordo di aver percepito qualcuno sistemarmi sul letto e persino darmi un bacio sulla guancia. Subito le mie guance diventano rosse al solo ricordo. Non dirmi che è stato lui? Perché mi sta rendendo la vita più complessa di quella che è già?!
Scendo dal letto e mi dirigo in bagno, trovando una lettera messa accanto ad un vaso pieno di rose di vario colore su un mobile in bagno. Mi faccio la doccia e mentre mi avvolgo il corpo con l'asciugamano, mi asciugo la mano e prendo la lettera. Mi siedo sul letto e leggo il contenuto della lettera che mi era stata lasciata.

Ciao Asuna,
Visto che stai leggendo questa lettera vuol dire che è già arrivata la mattina. Ho deciso di lasciarti questa lettera perché immagino che tu non desidera vedermi. Ad ogni modo, sicuramente ora sarò tornato al palazzo così toglierò il disturbo dalla vostra residenza. In questi giorni ho apprezzato molto essere vicino a te, anche se non abbiamo avuto la relazione che desideravo. Ma fa lo stesso, perché non tutto si realizza come si vuole. Tutto ha un suo tempo! Volevo ringraziarti per aver passato del tempo con me, anche se a suon mio sembrava che lo facessi costretta. Ma ho apprezzato quel tuo gesto, seppur minimo. Non sei mai cambiata da quando ti avevo lasciata da piccola. Ad ogni modo volevo dirti che sei veramente adorabile quando dormi. So bene che adesso sentirai una rabbia ribollire e che vorresti buttare subito la lettera, perché l'ho fatto a posta. Ma posso ben immaginare la tua reazione. Sappi che io sempre ti penso e continuerò a dirtelo che ti amo dal profondo del mio cuore.
Spero ci vediamo presto. Izana

Mi sembrava che mi stesse mancando il fiato dopo quella lettera. Quella sensazione di nodo alla gola e farfalle allo stomaco ha nuovamente sopravvento su di me. Rimetto la lettera nella busta e rimango a riflettere. Perché di punto in bianco mi sento male e spaesata? Non dirmi che io effettivamente mi stia innamorando di lui? No, non può essere vero?! Ho sempre negato questo e lo faccio per il mio bene. Le conseguenze a quel gesto sono molto grandi e poi il mio pensiero non si adatterà alla vita regolata dei sovrani. Va contro i miei principi. Noi due siamo solo vecchi amici e non vale la pena pensare ad altro.
Mi metto un vestito color verde smeraldo e mi faccio una treccia laterale. Scendo a fare colazione e non trovo nessuno. Faccio colazione in solitudine e questo da riportare alla mia infanzia, in cui mio padre a stento passava del tempo con me e giocava relativamente poco. Aiuto i servi a sparecchiare e poi torno nella mia stanza. Ecco che si torna alla vuta che ho sempre odiato. Devo riuscire ad occupare la mia mente con qualcosa, altrimenti non ce la farei.

Il richiamo del passato e lo sguardo verso il futuroDove le storie prendono vita. Scoprilo ora