Capitolo 30

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Mamma: "Appena puoi vai in farmacia e dici al dottor Giordano di preparare tutto il kit che mi aveva proposto

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Mamma: "Appena puoi vai in farmacia e dici al dottor Giordano di preparare tutto il kit che mi aveva proposto. Sarei andata io, ma oggi io e tuo padre dobbiamo operare due pazienti."

«Lu, ora devo proprio andare. Ci sentiamo più tardi» dico velocemente alla mia amica ed esco subito dall'accademia.

Entro in farmacia e vado subito vicino al dottor Giordano che tra l'altro è un amico stretto dei miei genitori, e appena mi vede capisce che sono qui perché mi hanno mandata loro. Gli dico della raccomandazione di mia madre e subito dopo una voce familiare cattura la mia attenzione.
Mi giro e vedo Aurora.

«Un test di gravidanza, per favore» dice al dottore ed io mi sento stranita mentre il tacchettio delle sue décolleté è sempre più lontano.

Sono le nove di sera e sono fuori la villa di Alexander, perché so benissimo che vuole che la sfida avvenga nella palestra che ha in casa sua.
Parcheggio la mia auto e trovo già il cancello aperto, così senza ripensamenti entro all'interno.
Sento odore di pollo fritto e mi guardo intorno, ma non c'è nessuno.

«Sei venuta» sento dire alle mie spalle «stavo preparando qualcosa da mangiare perché più tardi dovrebbe venire Aurora, però prima il dovere e poi il piacere» dice come provocazione ed io lo seguo. Scendiamo le scale e lui apre la porta della palestra dove subito dopo compare l'enorme ring sul quale entrambi ci batteremo.

Poso il mio borsone sull'appendiabiti e sfilo velocemente la felpa rimanendo col mio completino sportivo. Alzo il viso e vedo che lui ha appena fatto la stessa cosa solo che è a petto nudo e indossa solo dei pantaloncini da boxer. Mi scruta senza ritegno e mi lancia i guantoni che subito afferro e indosso.
Saltiamo sul ring e iniziamo a guardarci intensamente con aria di sfida.

«Caccia tutte le tue abilità e non farti scrupoli» gli dico fermamente e lui sorride sghembo. Mi prende alla sprovvista cercando di colpirmi, ma io subito lo schivo. Continuiamo ad incassare e scansare colpi con identica precisione e potremmo continuare così fino all'indomani.

«È incinta Aurora?» chiedo improvvisamente tra un colpo e l'altro e lui di scatto si blocca.

«Cosa? È impossibile, prende la pillola ed io... beh, non la tocco da un po'. Perché?» chiede fissandomi.

«Oggi era in farmacia, ha comprato un test di gravidanza» controbatto e lui scrolla le spalle.

«L'avrà preso per la sorella, è da tempo che cerca di avere un bambino» risponde ed io decido di attaccarlo in questo momento dandogli un destro che lo fa decisamente barcollare. Mi avvicino in un baleno e continuo a colpirlo mentre lui mi lascia fare, come se mi stesse offrendo su un piatto d'argento il motivo per il quale ho accettato.
Mi sento in tilt, come se davanti a me avessi il viso del bastardo di suo padre e non riesco a controllarmi.

In un batter d'occhio decide di ribaltare la situazione e blocca il mio corpo facendomi girare con la schiena contro il suo petto. Sento il suo cuore battere all'impazzata e il respiro affannoso pizzica ossessivamente il mio collo. Si leva in un millisecondo i guantoni e fa lo stesso con i miei. Stringe i miei polsi come per tenerli ben saldi e passa lentamente le dita sulla pelle scoperta del mio addome.

Riscaldami l'animaDove le storie prendono vita. Scoprilo ora