Capitolo 28

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Un po' come quando ti senti fuori luogo e vorresti stare da tutt'altra parte, forse è così che mi sento in questo momento

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Un po' come quando ti senti fuori luogo e vorresti stare da tutt'altra parte, forse è così che mi sento in questo momento. Come se stessi facendo parte di un film e devo recitare una ridicola parte.

«Alexander, accompagna prima me, perché tra mezz'ora ho un incontro d'affari e devo sbrigarmi» dice Michael mentre è seduto accanto a me, sul sedile posteriore della Bugatti gialla di Alexander.
Sì, è proprio lei. La macchina che ieri sera mi sorpassò, il conducente era lui.

Prima di accettare il passaggio però, avevo pensato di chiamare Uber, in modo da non passare ulteriore tempo con i Carter, ma Aurora ha fatto di tutto per convincermi ad accettare il passaggio.
Se solo sapesse tutto. È completamente all'oscuro; pensa che non conosca né Alexander né Michael, e ovviamente si sbaglia di grosso.

I finestrini sono tutti aperti e l'aria fresca incontra la mia pelle particolarmente accaldata, mentre il vento mi accarezza e contemporaneamente scompiglia i capelli.
Sposto gli occhi e dallo specchietto retrovisore incontro lo sguardo di Alexander, che mentre guida mi osserva con attenzione. Quegli occhi che un giorno mi facevano sciogliere con un'estrema facilità, ad oggi mi fanno solo ribrezzo.

«Cosa fai nella vita, Iris?» mi chiede Aurora che è seduta sul sedile anteriore, vicino a lui.

«Ho un'Accademia di moda e un brand tutto mio» le rispondo e lei subito si incuriosisce.

«Wow, davvero!? Come si chiama?»

«La Royal Chic»

«Cosa? Caspita, complimenti... tutto ciò che crei è stupendo. Di sicuro avrai fatto dei sacrifici per arrivare a dove sei adesso» dice meravigliata.

«Già. Ma quando voglio qualcosa faccio di tutto pur di ottenerla con estrema limpidità, a differenza di alcune persone che di solito creano dei sotterfugi o addirittura nascondono oscure verità» dico e porto il mio sguardo sullo specchietto retrovisore, che subito si scontra con quello di Alexander, di nuovo. Questa volta però, sembra colpito e disorientato dalla mia affermazione perché avrà di sicuro colto la frecciatina nei suoi confronti.

Dopo pochi minuti ci troviamo fuori la Villa e Michael scende dalla macchina salutandomi con un cenno della testa, ed io ricambio.

«Dormi con me dopo?» chiede Alexander alla sua futura moglie e lei, senza farselo ripetere una seconda volta, gli risponde di sì.
«Allora inizia ad entrare, tra una decina di minuti vi raggiungo. Il tempo di accompagnare lei e sono da te» continua e Aurora gli da subito ascolto.
Cosa si è messo in testa?

«Ciao Iris, è stato davvero un piacere conoscerti» dice tutta sorridente «aspetta, scendi dalla macchina che voglio salutarti» continua, ed io, per non fare la parte della maleducata scendo dall'auto.

Adesso viene la parte più difficile. Devo stare in macchina col mio peggior nemico: solo io e lui.
Faccio per salire al lato posteriore, ma lui afferra il mio braccio ed io mi blocco all'istante.

Riscaldami l'animaDove le storie prendono vita. Scoprilo ora