Capitolo 2

4.5K 103 67
                                    

Il mese di settembre è ormai volato via e ad oggi si respira l'aria autunnale che inizia a tempestare la città di tante sfumature di colori

Oops! Questa immagine non segue le nostre linee guida sui contenuti. Per continuare la pubblicazione, provare a rimuoverlo o caricare un altro.

Il mese di settembre è ormai volato via e ad oggi si respira l'aria autunnale che inizia a tempestare la città di tante sfumature di colori.
Le foglie che sembrano piccole opere d'arte tinte da sbarazzine colorazioni iniziano a cadere dolcemente dagli alberi, e nuovi sapori ed emozioni iniziano a germogliare raccogliendo con enfasi l'aria pura e limpida. Un mix di genuina freschezza che di conseguenza regala una dorata e graziosa natura.

Quest'atmosfera mi fa venir voglia di staccare la spina e godermi le prossime ore fuori dalla mia stanza che è stracolma di libri. Finora ho fatto di tutto per essere una studentessa modello, ma questo venerdì sera ho davvero bisogno di divertirmi e allontanarmi dallo stress.

«Ti manco già?» dice Lu appena risponde alla mia chiamata.

«Ho bisogno di te, mi sento depressa»

«Non c'è bisogno che tu dica altro. Tra mezz'ora io, Michael e un nuovo ospite, saremo da te. Fatti trovare pronta e in tiro... possibilmente ti voglio sexy!» esclama eccitata e subito termina la chiamata.

Butto il telefono sul letto e mi dirigo verso la cabina armadio. Ha detto mezz'ora, quindi devo sbrigarmi. Poi ha detto anche qualcos'altro, ma ha parlato talmente veloce che nemmeno ho capito. Di sicuro sarà ubriaca, perché quando parla in quel modo la colpa è quasi sempre dell'alcol.

Prendo dei pantaloni stretti e neri in pelle, un corto top bianco e alti stivali dello stesso tessuto dei pantaloni. Lascio i capelli sciolti in morbide onde e ritocco il trucco.

Mando un messaggio ai miei genitori per avvisarli che esco, così nel caso in cui tornassero a casa più presto del previsto non si preoccupino. Purtroppo i chirurghi non hanno orari stabiliti ed io da quando ero solo una bambina, tra tate e babysitter, ormai sono abituata alla loro quasi continua assenza.

Esco di casa e subito vedo la BMW di Michael ferma.
«Grazie per avermi salvata da un'altra serata di merda» dico a voce alta prima di salire in auto e Michael mi fa l'occhiolino.

«Sei sempre un fottuto splendore» dice Lu che dal tono della voce capisco che è davvero ubriaca.

Apro la portiera dell'auto, salgo e getto bruscamente la borsa accanto al mio sedile.
«Sei nervosa e te la prendi con me!?» dice qualcuno al mio fianco ed io subito mi giro per vedere di chi si tratta. È un ragazzo molto bello, e ad impatto assomiglia tanto allo stupido fratello di Michael.

«Non sapevo ci fosse qualcun altro oltre Michael e Lu» gli rispondo e lui mi scruta attentamente.

«Comunque piacere, io sono Samuel, il cugino di Michael» dice ed io subito collego tutto. Ecco la somiglianza da dov'è che arriva.
Mi presento anch'io e subito dopo inizio a stuzzicarlo. Adesso penserà che io sia una facile, ed io ho voglia di stare al gioco.
Intanto Lu mette una canzone davvero inquietante e inizia a cantarla a squarciagola. Di sicuro ciò che l'ha ridotta in questo stato, è il gin, perché è una delle tante bevande alcoliche che riesce a farle quest'effetto.

Riscaldami l'animaDove le storie prendono vita. Scoprilo ora