Capitolo 22

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Ci teniamo ad informarvi che tra un minuto esatto ci sarà l'atterraggio

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Ci teniamo ad informarvi che tra un minuto esatto ci sarà l'atterraggio.

Appena l'aereo atterra, sento un macigno allo stomaco. Sono ansiosa e al contempo eccitata perché qui tutto sarà diverso, a partire dall'ora. A New York si è indietro di sei ore rispetto all'Italia, infatti adesso sono ancora le quattro del pomeriggio, mentre nel mio paese sono già le dieci di sera.

Appena i miei piedi toccano finalmente la terraferma tiro subito un sospiro di sollievo. L'aria qui si sente che è del tutto diversa da quella in Italia, così come le vibes che trasmettono le persone.

Cammino a passo svelto e nel frattempo vedo che ci sono centinaia di miei coetanei distratti che corrono avanti e indietro ed altri che parlano da soli. La maggior parte hanno un accento inglese americano che fortunatamente comprendo fin troppo bene dato che sin da piccola ho frequentato dei corsi madrelingua avanzati. Adesso ho solo bisogno di trovare un taxi che mi accompagni a destinazione.

«Aspettate. Aspettate!» urlo verso il taxi dal colore giallo che sta per andare via. Fortunatamente subito rallenta e per la mia felicità, lo trovo vuoto. Il tassista mette la valigia nel bagagliaio e mi chiede la destinazione.
«Mi accompagni alla Parsons, è proprio nei dintorni che si trova il mio appartamento» gli dico e lui subito parte.

Mentre mi godo il viaggio in taxi guardo con attenzione gli altissimi e affascinanti grattacieli che circondano tutte le strade. Immagino già la bellezza di quando verrà sera, con il buio e le migliaia di luci che illuminano tutto.

Vorrei approfittare del mio tempo libero per girare tutti i luoghi più conosciuti insieme alle mie coinquiline che tra poco conoscerò; spero di laurearmi e al contempo conoscere ogni singolo angolo di New York.

«Siamo arrivati» dice il tassista e lo pago velocemente per poi prendere la mia valigia.

Mi incammino tra le strade affollate e mi sento al settimo cielo. Immagino di essere Serena Van Der Woodsen mentre cammina tra le strade dell'Upper East Side, che dista di soli sei minuti d'auto da qui.

Mentre giro da un vicolo all'altro mi trovo davanti al
Times Square, uno dei luoghi più famosi e meravigliosi di New York. È la prima volta che lo vedo dal vivo, e credo che al momento sia uno dei posti più belli.

Centinaia di luminosi cartelloni elettronici e colorati mi circondano, a partire da quelli che pubblicizzano il McDonald's, i film che sono appena usciti al cinema, fino alla pubblicizzazione di famosi marchi come Dior, Chanel, Celine e così via. Infatti sempre nei paraggi c'è anche la Quinta Strada, un viale chilometrico dove si trovano i negozi con le firme più prestigiose della moda mondiale, tra cui famosi stilisti italiani, come Armani e Versace. Ed è anche presente una gioielleria Tiffany, sviluppata su tre piani.
Praticamente un vero e proprio sogno che si sta realizzando.

***

«Il numero civico dell'appartamento è il ventidue» dico parlando da sola. Scruto le bellissime ville e finalmente trovo dinanzi a me un altissimo ed elegante palazzo. È lui.
Davanti al portone però, c'è un grosso signore con aria seria e subito gli chiedo di farmi entrare.

Riscaldami l'animaDove le storie prendono vita. Scoprilo ora