Capitolo 13

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Ci si può sentire inadatte la maggior parte del tempo? Beh, per me la risposta è semplice, ed è: sì

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Ci si può sentire inadatte la maggior parte del tempo? Beh, per me la risposta è semplice, ed è: sì.
A volte mi impongo di vivere un tipo di quotidianità che non fa altro che torturarmi la mente, ripetendomi che devo migliorare, che il mio corpo non lo sento bello e perfetto come quello di tante altre ragazze, e che il mio viso è colmo di difetti.
Non lo do a vedere il più delle volte, ma nel profondo mi sento spesso inadeguata e trovo sempre e solo cose dispregiative in me, a volte addirittura riesco a malapena a identificare un piccolo pregio.
Come se non ti restasse altro che quella brutta sensazione che non ti fa vivere bene al cento per cento la giornata, che addirittura certe volte ti lasci trascinare in quel tunnel fatto di negatività, odio nei confronti di te stessa e zero voglia di vivere.

Do una veloce occhiata alle mie condizioni e mi rendo conto di quanto possa essere impresentabile, forse più del solito. Il vestito è bagnato così come i capelli che non sono per niente presentabili, e ovviamente dovevo perdere anche le chiavi della mia stanza.
Senza pensarci due volte faccio partire la chiamata con la speranza che Denise possa aiutarmi. 

Appena risponde riesco a sentire solo la confusione e le urla che rimbombano e subito allontano l'iPhone dall'orecchio per mettere il viva voce.
«Sono Iris, dove sei?» le chiedo ad alta voce. Inizia a dire un mucchio di cose, ma io riesco a capire solo Bora e subito capisco che si trova al Club di Nicholas.

«Tra poco arrivo» le dico e non so nemmeno io il perché. Come faccio ad andarci?

Decido di andare alla reception dell'hotel per vedere se trovo qualcuno e appena arrivo, per mia fortuna, ci sono due receptionist.

«Salve, scusate ho perso la chiave. È possibile averne una di ricambio?» chiedo ad una delle due.

«Certo, mi dica il numero della sua camera, grazie»

«È la ventisette» le dico e lei si dirige in una stanza.

Dopo pochi secondi la vedo arrivare con una chiave.
«Mi scusi, ma come da normativa dell'hotel quando accadono situazioni del genere, per non far succedere episodi sgradevoli siamo obbligati a cambiare la serratura della camera. Adesso gliela do questa chiave di ricambio, ma l'assicuro che tra massimo quindici minuti la seguirà il tecnico, che subito provvederà al cambio della serratura» dice la receptionist e io annuisco.

Salgo le scale dell'hotel e finalmente mi ritrovo davanti alla porta della camera, ed entro. Ormai il mio pensiero di andare al Bora Bora si è fottuto, devo aspettare il tecnico e chissà quanto ci vorrà.
Intanto, decido di fare una doccia veloce.

Mentre infilo i pantaloncini del pigiama, qualcuno bussa e appena apro vedo che è un ragazzo con in mano la valigetta degli attrezzi.

In pochi minuti cambia la serratura e mi da le nuove chiavi. Guardo l'ora e sono ancora le cinque meno dieci.
Vado verso il letto per provare a dormire, ma il telefono inizia a suonare e sul display compare il nome di Denise.

Riscaldami l'animaDove le storie prendono vita. Scoprilo ora