C'era il galà per Clinton. Dovevo sedere vicino alla figlia di quest'ultimo, come espresso chiaramente da lei. Voleva essere mia amica, da quanto avevo capito. era strano stare senza la maschera, era strano che doo doo si fosse convinto a mostrarmi al mondo intero. mi fece uscire quando tutti si stavano posizionando per l'esibizione all'interno. 'Vieni, tesoro' disse prendendo la mia mano. 'Sono più nervoso di te' esclamò e io risi. 'sei il mio papà, è normale se sei nervoso; vuoi proteggermi e per te sarebbe rischioso mostrarmi così' 'non è nemmeno giusto che tu viva senza conoscere il mondo, quello vero' 'per me va bene se non lo conosco' 'tutti dobbiamo conoscerlo, che lo si coglia o no. Allora, sei pronta?' disse stringendo più forte la mia mano. 'La vera domanda è: tu sei peonto?' Lo abbracciai per un attimo. 'Grazie, doo doo' sussurrai 'Grazie a te, principessa. Andiamo' uscimmo da dietro le quinte e il pubblico schizzò. Urlavano il mio nome e si alzarono in piedi per vedere il mio volto. 'Sei famosa ora' disse doo doo sorridendo e salutando con la mano libera. Io lo imitai, cercando di sembrare meno nervosa di quanto in realtà ero. Portavo un blu jeans strappato alle ginocchia, una maglia bianca stretta e una camicia rossa di doo doo. 'Da oggi in poi ti devo chiudere in una gabbia, altrimenti i ragazzi ti saltano addosso' 'lascia che saltino' mi guardò, ad occhi sgranati. 'Nemmeno per sogno! E dopo questo penso che ti rimetterò la maschera' io risi e notai che mi guardava in modo fiero, orgoglioso. 'Scherzavo!' esclamai io. Camminammo un po', poi arrivammo dal futuro presidente d'america. 'Mr Clinton. Molto piacere' disse doo doo mentre gli stringeva la mano. Io mi limitai a sorridere timidamente. Mi presentai con una semplice stretta di mano. 'Faith, questa è Chelsea' disse Clinton presentandomi ad una ragazza riccia e dai capelli rossi. 'ciao. Sono Chelsea Victoria Clinton' disse allungando la mano verso di me. Io le diedi il cinque spontaneamente. Lei mi guardò strana e io divenni rossa in volto. Doo doo mi guardò trattenendo una risata. 'Ehm...io sono Faith-Michael Diana Elizabeth Katherine Jackson. Chelsea... come la squadra di calcio' 'no, è un nome come tanti altri' 'oh, okay, simpaticona' doo doo scoppiò a ridere dietro di me. 'Ti ho riservato il posto' mi disse tirandomi accanto a sé 'Dot io vado. Fai la brava,mi raccomando. A dopo, signori Clinton' mi diede un bacio a stampo e andò via. 'Tu e tuo padre avete un bel rapporto' 'sì. è tutto quello che ho. Beh, parlami di te' mi parlò di lei, ma io non la stetti a sentire. Facevo finta di essere curiosa, ma non mi interessava molto. Era una ragazza che se la tirava per essere chi era. io sono sempre stata modesta, nonostante fossi io.
'Tu fai qualche sport?' chiese. 'Io? Sì. Ne faccio un sacco. Studio arti marziali e ballo' 'studi arti marziali? Davvero?' 'sì' 'mi insegni qualcosa?' 'certo, quando avremo tempo' 'puoi venire a casa quando vorrai' 'certo! Mio padre mi farà venire spesso da te' dissi sarcasticamente ma lei non comprese. 'ora si deve esibire lui' disse indicando il palco. Doo doo mi stava salutando. Io lo salutai a mia volta. Cantò Gone Too Soon, poi Heal The World. Quando stava per finirla venne da me e mi prese la mano. Mi portò sul palco, fra tutta quella gente. Non sapevo che fare. Strinsi più forte la sua mano. 'Tranquilla, Dot. è solo un mucchio di gente che vuole vederti' mi guardò sorridendo e io gli diedi un pizzicotto sul fianco. Rise e mi mise una mano sulla spalla per stringermi a sé. Tutti gli schermi mandavano il primo piano del mio volto. Mentre io stavo cantando doo doo mi puntò il microfono sulla bocca e io smisi di cantare, guardandolo male. La folla scoppiò a ridere qua e là, mentre altri continuavano ad urlare. In quel momento non avrei voluto mai togliere quella maschera. davo ragione a doo doo in quel momento. Sì, era bello non aver più quella cosa davanti il viso, ma la gente cominciò a comportarsi diversamente in quel momento. Tutti volevano sapere di me, tutti volevano sapere cosa faceva Faith Jackson la figlia del re del pop. Cominciai ad aver paura di aver preso la decisione sbagliata.
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Fanfiction"io ti proteggerò, che ci siano tempeste o no. noi saremo torre nella bufera"