La sera dopo Noah mi convinse ad uscire dalla stanza che era diventata la mia nuova stanza. Quando stavo con doo doo non dormivo mai sola, ma dormivo con lui, anche se gli davo un bel po' di calci, lo lasciavo senza coperte, lo buttavo a terra ogni notte. Ma il buio mi faceva paura, metteva molta ansia. Sentivo come mille mani che mi raggiungevano da sotto il letto, e cercavano di trascinarmi sotto, nella più profonda oscurità.
Quindi mi alzai, mi asciugai in fretta le lacrime e me ne importai poco delle macchie di vitiligine sul viso, anche se di solito rappresentavano un problema. A scuola non mi sarei mai permessa di mostrarle. Se mi prendevano in giro per la cannula, per me stessa, pensa se mi avessero visto con la faccia mezza bianca mezza color caffè. Sarei diventato più che lo zimbello di tutti, ma il loro sacco da boxe, e loro sarebbero stati i Mike Tyson della situazione. Ma sai, anche i sacchi da boxe si rompono se li colpisci troppo.
'Ho detto a tuo padre che non mangi. Ha detto che devi' disse Gladys.
'Hai parlato con papà?'
'Ho dovuto chiamarlo. Devi mangiare, Faith'
Mi passò di fianco JJ, che mi diede una botta con il suo corpo e mi fece avanzare di un paio di passi.
'Siediti' mi disse. Mi sedetti fra lui e Gladys, che tremava un po'. Le guardavo le mani rosse e rovinate, ma dolcissime e morbide quando si trattava di me, o Noah, o Rose. Tutte le mamme sono così.
'Com'è l'America?' mi chiese JJ.
Non risposi. Mi guardava minaccioso.
'Ti ho fatto una domanda'
'Lasciala mangiare, JJ'
'Ti ho detto di parlare?'
Wow, era sua sorella…
'Bella' dissi.
'Bella solo? Immagino te la sei visitata tutto con il tuo papino' le orecchie cominciarono a riscaldarsi per il nervosismo.
'Sì' risposi.
'Siete mai stati qui a Londra?'
'Tante volte' mi dava fastidio il suo accento inglese.
Vedevo che JJ non trattava bene Noah.
'Lo hai portato da quel dottore?' chiese JJ a mia madre.
'Oh sì. E mi sono presa anche un'ammonizione dal capo'
'Che gli hanno detto?'
'Gli servono delle protesi per tenergli le gambe dritte. Sto già mettendo i soldi da parte'
'Perché non ti fai aiutare dal tuo ex?'
'Non posso chiedere soldi a Michael'
'Perché no? Non vi siete visti ultimamente, prima che andassi a prendere la signorina?'
Ah davvero?
'JJ ne parliamo dopo' JJ fece un mezzo sorriso di minaccia.
'Ne parliamo dopo' disse stringendo il pugno. Gladys mi guardò e io guardai lei.
'Ci somigli a tuo padre. Almeno sappiamo che sei sua figlia'
Rise. Le orecchie erano diventate dello stesso rosso delle mani di Gladys.
'Avevi dubbi?' dissi.
'Sai rispondere, maleducata'
Evitai di rispondere.
'Il tuo ex non ha saputo educare molto bene tua figlia'
Credo per Gladys stesse diventando una tortura.
Pensa a doo doo, pensa a doo doo.***
La mattina dopo mi svegliai e andai in cucina. Trovai Gladys che si teneva il ghiaccio su una guancia.
'Faith' disse girandosi per non farsi vedere.
'Non è tuo fratello quello' lei rimase in silenzio.
'Tranquilla' continuai. 'Ci sono abituata alle bugie'
'Non volevo mentirti. Ma davvero, io non lo amo affatto. Ci sto solo per Noah e Rose'
'è il padre dei bambini?'
Lei annuì.
'Ti lasci picchiare?' sbiancò. La guardai dritto negli occhi e lei si tolse il ghiaccio. Mostrò un esteso ematoma sulla guancia destra.
'Non dirlo a tuo padre' disse.
Annuii. 'Lo fa sempre?' mi permisi di chiedere. Sentii qualcuno dietro di me. Mi girai e vidi JJ. 'T'avevo detto di non dire niente a questa mocciosa' mi prese per il colletto della maglia e mi sbatté contro il muro molto forte.
'JJ no!' disse Gladys alzandosi e venendo verso di me.
'Ti ho detto sempre che puoi farmi quello che vuoi, ma non toccare i miei figli' disse imponendosi.
'Tu non dire niente a nessuno e avremo buoni rapporti, capito?' disse. Tenevo i denti stretti.
Pensa a doo doo, pensa a doo doo.
'Gli occhi gonfi te li faccio venire per le botte, non per le lacrime' mi disse lasciandomi andare.
Pensa a doo doo, lui non ti avrebbe mai fatto questo. Pensa a come ti avrebbe protetta, pensa a come sarebbe intervenuto, pensa a come si sarebbe fatto pur di lasciarmi lontana da JJ.'Va' a scuola e porta Noah e Rose con te. io e tua madre dobbiamo parlare'
'Non farle del male. è mia madre' dissi.
'Faith vai. Porta Rose…'
'Non ti lascio' dissi trattenendo le lacrime.
Volevo doo doo con me, lui ci avrebbe protette.
'Faith va tutto bene. Vai a scuola' disse Gladys quasi piangendo. Si tratteneva davanti a me, ma voleva piangere.
'Faith vai' insistette.
Presi Noah e Rose. Lasciai Rose dalla vicina e andai a scuola. Corsi velocissimo, più veloce che potevo, e le lacrime mi scorrevano per il viso, combattevano contro il vento, mentre io combattevo contro me stessa.
Andai a sbattere contro un signore tutto incappucciato.
'Mi dispiace' dissi alzandomi da terra.
'Aspetta' quasi urlò.
Ma continuai a correre. Non ci andai a scuola. Quella voce che mi sembrava così familiare. Tornai indietro dopo pochi per cercarla, ma non la trovai più.
Mi sedetti a terra, davanti la porta di Harrods, mi portai le mani alla testa e piansi spaventata.
'Stai bene?' mi chiese di nuovo quella voce.
Indietreggiai spingendomi con le mani.
'Non voglio farti del male, Dot' mi disse.
'Papà…'
***
Fa un po' schifetto, purtroppo devo studiare e quindi l'ho scritto di fretta twt.
Continuo a due stelle e due recensioni.
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Fanfiction"io ti proteggerò, che ci siano tempeste o no. noi saremo torre nella bufera"