IV - palestra, il pub

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Jisung riprese con la sua solita routine il giorno dopo, lunedì. Passava gran parte della giornata tra università e biblioteca a studiare per mettersi in pari; quando si liberava correva in palestra per rimettersi in forma in vista del campionato. Quando finiva l'allenamento, tornava a casa e crollava sul letto esausto.

Non aveva tempo di pensare, il che era un bene, ma allo stesso tempo non aveva nemmeno tempo di uscire a divertirsi con gli amici. Non ne aveva molti, ma aveva legato con Felix e Chan durante il periodo in ospedale perciò gli dispiaceva non vedersi più.

Un giorno, qualche settimana dopo, uscì da allenamento con Seungmin. Ormai era marzo, stava arrivando la primavera e il clima era un po' più mite. 

«Giocherai questa domenica?» gli stava chiedendo Jisung.

«Certo! Devo dimostrare di essere più forte di te.» Il biondo gli diede una spintarella in avanti mentre camminavano sul marciapiede.

«Non scherzo! Ti ho detto che avrei usato la tua pausa a mio favore» continuò l'altro con un sorriso.

«Sì, ma mi sono ripreso molto più velocemente di quello che ti aspettavi» gli rispose con una linguaccia.

Jisung rallentò sul marciapiede perché gli sembrò di riconoscere una figura che si avvicinava a loro con lo sguardo basso. Quando si avvicinò ne fu certo.

«Ehi Chan» disse al ragazzo salutandolo. Seungmin gli fece solo un cenno con la mano; lo aveva intravisto qualche volta in ospedale.

«Uhm, ciao.»

Chan si guardava intorno con sospetto, continuava a girarsi a destra e a sinistra senza darsi pace. Il cuore gli batteva molto forte per l'agitazione e aveva qualche gocciolina di sudore sulla fronte.

«Stai bene?» gli chiese Jisung con la fronte corrucciata.

«Sì, sì. Ehm, ci vediamo in giro» disse con un piccolo sorriso prima di andare via.

Jisung era un po' confuso ma scrollò le spalle. Riprese a chiacchierare con Seungmin e lo accompagnò alla fermata dell'autobus.

***

Minho aspettò che Nayun scendesse prima di chiudere la macchina. Entrò nel pub dove lui e gli altri si erano dati appuntamento: non era troppo grande, le pareti erano rivestite di legno e qua e là erano appese dei vecchi cartelloni pubblicitari di birre europee. Individuò subito Felix e lo raggiunse, ma non era solo. La testa bionda che lo accompagnava si voltò, rivelando il volto di Jisung. Minho sbatté le palpebre due volte prima di avvicinarsi. Era abbastanza sorpreso di vederlo lì.

«Ciao ragazzi» disse Felix, che non era minimamente accorto della reazione di Minho.

«Ehi» disse solamente, poi anche Nayun e Jisung salutarono. La ragazza si sedette accanto al rosso, mentre Minho casualmente in mezzo ai due ragazzi. Rimaneva fuori una sedia.

Anche il biondo era rimasto un attimo impalato dopo aver visto Minho. Era un po' teso, specialmente dopo quello che era successo due settimane prima a casa sua. Come doveva comportarsi con lui? In più quella sera sembrava essere totalmente un'altra persona: non era più uno straccio pallido ma aveva ripreso colore, i capelli erano tagliati di fresco ed era vestito bene.

«E quella?» chiese Nayun.

«E' occupata. Ho chiesto a Woojin se voleva unirsi dato che è un sacco che non esce più con noi» spiegò Felix.

Minho piegò la testa di lato. «E Chan?» Felix alzò le spalle.

«Non lo so, mi ha detto che era impegnato.»

twisted | minsungDove le storie prendono vita. Scoprilo ora