VI - alti e bassi

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Jisung per poco non si mise ad urlare quando vide i risultati dell'esame. Gli avevano dato un punteggio poco più che sufficiente, ma ciò voleva dire solo una cosa: non avrebbe dovuto rifarlo. Si sentì così sollevato che uscì dall'università quasi volando. 

Era passata una settimana da quando era andato a cena fuori con Felix e gli altri, perciò la prima cosa che fece fu chiamarlo.

«Pronto?»

«Ho passato l'esame!» esclamò, prima ancora di salutarlo. Felix rise.

«Vedi? Te l'avevo detto io.»

Jisung si incamminò verso la fermata dell'autobus, arrivando poco dopo. Ad aspettare c'era solo un ragazzo, con le cuffie e uno zaino in spalla.

«Ho voglia di festeggiare. Puoi radunare anche gli altri? Di' loro che offro io.»

«Beh, se la metti così allora contami già! Sento il gruppo e ti faccio sapere» disse Felix.

«D'accordo, a stasera.»

Jisung chiuse la telefonata e si affrettò a dare la notizia anche a Seungmin. Lui era ancora a lezione, perciò gli mandò un messaggio, invitandolo anche a uscire con lui e gli altri la sera stessa. Può venire anche Yunha? rispose il ragazzo dopo pochi secondi e il biondo gli diede l'ok.

Non passò molto prima che Jisung ritornasse con i piedi per terra e notasse l'estremo ritardo dell'autobus.

«Scusami» disse il ragazzo con lo zaino, togliendosi le cuffie. Erano solo loro due nel raggio di molti metri.

«L'autobus passa anche oggi, vero?» gli chiese. Jisung alzò le spalle.

«In teoria sì, lo prendo tutti i giorni. Forse hanno fatto qualche sciopero.»

«Ho cambiato casa da poco, perciò è la prima volta che lo prendo. Non so nemmeno dove devo scendere di preciso» ridacchiò un po' imbarazzato. Jisung sorrise.

«Non ti preoccupare, anche io ero così le prime volte. Posso chiederti dove abiti? Forse posso aiutarti.»

Il ragazzo con lo zaino si sedette accanto a Jisung sulla seduta, sotto il tettuccio della fermata. Prese il cellulare e gli indicò un punto su Google Maps.

«E' molto vicino a dove abito io! Devi scendere all'ultima fermata prima del capolinea» disse.

Il ragazzo si tolse il cappellino e lo rimise con la visiera all'indietro, lasciando che il sole gli illuminasse il viso.

«Vorrà dire che ci incontreremo qualche volta sull'autobus.» 

«Di sicuro.» Jisung sorrise. Rimase in silenzio un attimo, poi riprese a parlare.

«Ti ho visto qualche volta qua all'università, frequenti la mia facoltà?»

«No, faccio architettura al secondo anno. Sono Seo Changbin comunque» disse il ragazzo con lo zaino, porgendogli la mano. Il biondo la strinse.

«Han Jisung.»

***

Quella sera andarono tutti al cinema, gentilmente offerto da Jisung. Il film lo aveva scelto Felix e ovviamente non poteva essere che una commedia abbastanza cringe americana. Il rosso aveva convinto tutti con il suo entusiasmo, ma quella sera avevano tutti imparato a non dargli più ascolto. Seduti all'inizio della fila c'erano Seungmin e Yunha, impegnati per tutti i 90 minuti del film a farsi una lastra dentale a vicenda. Poi c'erano Nayun con Felix, Jisung e Minho, ma come sempre in quell'ultimo periodo mancava Chan.

twisted | minsungDove le storie prendono vita. Scoprilo ora