Changbin riuscì a resistere per alcuni chilometri, ma ad un certo punto si ritrovò di fronte a un precipizio. Si affacciò piano per non fare passi falsi e vide, sotto di lui a diverse centinaia di metri, il fiume scorrere argenteo.
Non sapeva cosa fare. Non poteva tornare indietro, l'avrebbero trovato di sicuro. Decise di costeggiare il burrone e scendere verso valle; non aveva abbastanza energie per salire ancora. Jisung non diceva nulla, sembrava un peso morto sulle sue spalle. Ogni tanto gli dava dei colpetti sulla gamba con la mano e il biondo gli rispondeva mugugnando. Non era proprio un buon segno, ma almeno voleva dire che era ancora vivo.
Changbin trovò un albero con il tronco molto largo, costeggiato da alcuni cespugli fitti. Fece sedere piano Jisung sul terreno muschioso, facendolo appoggiare al tronco. Se le guardie del signor Shim fossero arrivate da dove si aspettava, non li avrebbero visti fino all'ultimo. Si prese qualche minuto per riposare: gli tremavano le gambe dallo sforzo. Jisung aveva la fronte imperlata di sudore ed era molto pallido per tutto il sangue che aveva perso. Teneva gli occhi socchiusi ma fortunatamente non aveva perso conoscenza.
«Ji, ci siamo quasi. Il paese è vicino» disse Changbin incoraggiante, respirando profondamente.
«Lo spero, non credo di resistere ancora per molto.»
La ferita sembrava peggiorare: tutta la carne intorno al pugnale di vetro era rossa e un po' gonfia. Changbin non aveva voluto toglierlo per paura che Jisung si dissanguasse ancora di più. La sensazione di fuoco della ferita era aumentata: all'inizio c'era l'adrenalina a coprire un po' il dolore, ma ora che quella era scemata, era mille volte peggio. Jisung aveva paura di perdere l'uso del braccio.
Rimasero nella nicchia dell'albero per un po', in silenzio ma con le antenne ritte per sentire qualche rumore. Il moro stava per alzarsi e riprendere la fuga quando vide un movimento con la coda dell'occhio e si accucciò dietro uno dei cespugli vicini all'albero. Le guardie di Changmin erano quasi arrivate.
«Jisung, non so cosa fare» gli parlò, per tenerlo cosciente. «Se ci alziamo e continuiamo verso valle, ci vedranno sicuramente. Rimanendo qua nascosti abbiamo qualche possibilità in più, ma in caso ci prendessero non avremmo via di uscita. Tu cosa dici?» mormorò, per non farsi sentire.
«Nessuno dei due ha abbastanza forze per scappare. E se le avessimo, comunque non sarebbero sufficienti per difenderci in caso ci prendessero. Aspettiamo qua e speriamo che non ci notino.»
Jisung rimase seduto con la schiena appoggiata all'albero, mentre Changbin si schiacciò il più possibile contro uno dei cespugli, quasi volendo scomparirci all'interno. Respirarono piano e rimasero immobili come delle statue. Sentirono i passi delle guardie passare dietro il loro albero e Jisung sperò che non sentissero il rumore del suo cuore che batteva all'impazzata per l'agitazione.
Una delle guardie volle andare a vedere il precipizio, per controllare che non fossero scivolati dentro. Changbin avrebbe voluto spingerlo di sotto. Ancora pochi passi e non saremo più nel suo campo visivo continuò a ripetersi il ragazzo.
La guardia chiamò uno dei suoi colleghi per mostrargli qualche formazione rocciosa dalla forma buffa. Sfortunatamente si girarono troppo presto e si ritrovarono i due ragazzi seminascosti nella selva. Non esitarono a puntare loro contro le pistole.
«Ehi! Li abbiamo trovati!» gridò uno dei due, tenendo Jisung e Changbin sulla linea di tiro. Le altre guardie accorsero.
E' finita pensarono i due. Sto per morire.
***
Ciò che trovarono a casa di Seo Changbin fu impressionante. Il commissario era davvero colpito dall'intricato sistema informatico che il ragazzo aveva messo in piedi, e la cosa che gli piacque di più fu che il segnale captava anche a lungo raggio. Riusciva a sentire tutte le conversazioni dei microfoni che aveva installato addosso a quelle persone, il che poteva fornire indizi preziosissimi, ma sfortunatamente non c'era la localizzazione. Un team avrebbe dovuto ascoltare tutte le registrazioni, mentre un altro ascoltare le conversazioni in diretta. Erano ad un passo dalla risoluzione.
STAI LEGGENDO
twisted | minsung
Fanfiction[in lenta revisione] Ispirazione libera dai video di Corbyn, Bloo e Ash Island. Ogni personaggio, luogo, evento, organizzazione descritti in questa storia sono inventati. TW: scene cruente, suicidio, omicidio. Non leggere se sensibili. 14 aprile 202...