XVII - spensieratezza, i dubbi

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Felix arrivò a casa di Nayun un po' troppo in anticipo: lei doveva ancora finirsi di preparare perciò, dopo averlo salutato con un bacio veloce, scappò di nuovo in camera e lo lasciò in soggiorno con Minho. Nonostante fossero passate quasi due settimane dalla rivelazione, per il rosso era ancora strano potersi comportare così liberamente con Nayun, anche - e specialmente - di fronte al fratello.

«Allora, come vanno le cose?» chiese Felix, un po' a disagio. Era la prima volta forse che si sentiva così di fronte al suo amico.

«Tutto apposto, anche con Jisung. E tu?»

«Anche io.»

Felix si grattò la nuca, a corto di parole. Non sapeva bene come comportarsi, dato che stava portando la sorella del suo migliore amico ad un appuntamento.

«Che hai? Sei strano» disse Minho con un sorriso sornione. Sapeva di avere il coltello dalla parte del manico.

«Beh, esco con tua sorella. Non mi hai ancora fatto fuori...»

Il moro scoppiò a ridere. «Hai detto bene: non ancora

Felix sbiancò. «Ehi! Così non mi aiuti!»

Minho provava un leggero piacere perverso a stuzzicare il rosso così. Di solito era lui quello incasinato, Felix era il suo pilastro.

«Okay, okay. So che almeno la persona con cui esce non è un coglione, so che la sto lasciando in mani sicure.»

Felix si portò una mano al cuore, incredulo. Minho non si lasciava mai andare a complimenti o dimostrazioni di affetto, perciò sentire una frase così da lui, per Felix era davvero piacevole. «Hyung, è il complimento più bello che potessi mai farmi» disse.

Nayun li raggiunse, splendida dentro un vestito verde pino che arrivava sopra al ginocchio. Si mise una giacca leggera a coprirle le spalle e prese la borsa.

«Non montarti troppo la testa però» disse Minho, tornando sulla sua solita linea.

«Sì, papà. Noi andiamo, ci vediamo dopo» lo liquidò Nayun, prendendo a braccetto Felix.

Il moro si sedette sul divano e accese la televisione, ma non la stava davvero guardando. Era solo un sottofondo per riempire quella casa silenziosa. Felix e Nayun era una coppia reale adesso e andavano ad appuntamenti reali. Lui e Jisung non lo erano ancora ufficialmente. Il biondo aveva fatto il primo passo, perciò toccava a lui ora. Approfittò dell'impeto di coraggio che gli era venuto per telefonare a Jisung. 

«Pronto?»

«Ciao. Sabato prossimo usciamo. Non accetto un no come risposta.»

Jisung rise, preso uno po' alla sprovvista. «Va bene. Dove andiamo?»

«Sorpresa.»

***

Due settimane dopo la gita, Jisung stava riguardando le foto che avevano scattato in montagna. Hyunjin era venuto bene in ogni singola foto, era così fotogenico che il biondo provò un po' di invidia. Quando erano tornati, Hyunjin era tornato al lavoro quasi subito. Aveva passato solo un altro giorno a casa Lee, poi aveva salutato tutti ed era partito.

Jisung stampò tutte le foto; di alcune foto di gruppo fece fare più copie, in modo da consegnarle anche agli altri della compagnia come ricordo. Le aveva date già alla maggior parte di loro, mancavano solo Seungmin e Changbin. A Seungmin non le aveva ancora date perché si scordava sempre di portarle ad allenamento, mentre Changbin non si era più fatto vivo da quando erano tornati. Ora che ci pensava, non aveva più visto il ragazzo sull'autobus o nei corridoi, nonostante le lezioni avessero ripreso a pieno ritmo. 

twisted | minsungDove le storie prendono vita. Scoprilo ora