• shine •

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20 maggio 1995

Siamo usciti ogni weekend da allora, io e Draco, circostanza dovuta dalla ormai assenza completa della mia migliore amica nella mia vita. Credo, più che altro, che una cosa abbia portato all'altra: mi fermavo spesso al tavolo di serpeverde per chiacchierare qualche minuto e Vera scappava dal suo ragazzo, George. E più lei stava con lui, più io mi sentivo esclusa. Perciò ho cominciato a tramutare i pochi minuti al giorno a tutti i pasti, e poi tutte le ore libere, e infine ogni weekend.
    Sospetto che tra poco mi fermerò perfino a dormire da loro, di questo passo.
    Eppure, non ho ancora affrontato l'argomento licantropia con lui. Ci ho provato, molteplici volte, per quattro mesi, ma ho troppa paura che con questo leggero, minuscolo dettaglio la nostra amicizia cessi di esistere. E non me lo posso permettere, perchè adesso ho praticamente solo lui e Flynn.
   "Lupin, sei strana" Fred Weasley interrompe il mio studio intensivo di trafigurazione, è da questa mattina che sono sui libri e ormai il sole sta tramontando "È il primo sabato che non ti vedo con Malfoy".
    Alzo gli occhi al cielo, mi ha ripetuto anche lui troppe volte che Draco non è una persona adatta a me. E mi sto cominciando a stancare davvero tanto.
Prendo un respiro profondo, senza togliere di un minimo lo sguardo dal mio libro. Ci è abituato, dopo sedici anni, a essere ignorato.
   "Te lo ripeterò in continuazione, invece di stare con loro potresti uscire con noi" mi alzo velocemente dalla sedia sbattendola, contro il tavolo, il libro in mano.
    La luna piena è tra poco e intorno a quel giorno ho sempre il temperamento più basso di quanto non lo sia di norma. In più, questo pretende da mesi che io esca insieme a lui e Angelina, Vera e George. È assurdo.
   "Per stare da sola tutto il tempo, no grazie" mi siedo sul divano, cercando di calmare il mio animo. Quasi mi viene da piangere.
    Viene piano piano davanti a me, il mio petto si muove a velocità anormale mentre cerco di trattenere le lacrime che vogliono scendere.
    Non che lui abbia detto nulla di brutto, non voglio arrabbiarmi perchè è l'unico di loro che si preoccupa per me, ma è la circostanza e soprattutto il tempismo. Lo giuro, è solo il momento.
   "Io non ti escluderei" dice con tono calmo e sereno, io mi metto le mani tra i capelli. Sto per esplodere, giuro che sto per esplodere.
    Un dolore lancinante al petto, le parole rosso fuoco che rimbombano nella testa, ma non c'è la luna piena. Controllo dall'ultima luna il giorno esatto in cui mi sarei trasformata, e giuro che non è oggi. Non può essere oggi, e non adesso.
   "Leila, davvero, io" mi alzo prima che possa dire nient'altro, il mio buon senso ha vinto contro la mia animale voglia di violenza.
    È come se una forza esterna a me mi muovesse fino alla mia camera, una serie di brividi mi percorrono lungo la schiena mentre mi sento completamente fluttuare. Chiudo la porta dietro me con un incantesimo, non può entrare Vera adesso.
    Non può entrare nessuno adesso, non possono vedermi in questo modo.
    Volto lo sguardo verso lo specchio, con il respiro affannato e senza alcuna forza nel corpo, penso per un attimo di avere le allicinazioni: i miei occhi stanno brillando, non lo hanno mai fatto.
    Io non posso essere questo anche quando non c'è la luna, non me lo posso permettere, io non sono un mostro.
    Una delle prime volte in cui mi sono trasformata è stata quando avevo otto anni, ero chiusa in una stanza della Tana per la notte.
    Molly mi aveva giurato che l'unica chiave ce l'avesse lei, ma a quanto pare non era così: Ron e Ginny sono entrati nel culmine della mia trasformazione, è stato talmente traumatico che me lo ricordo nonostante non avessi preso la pozione antilupo.
    Ginny si è messa a piangere non appena ha incrociato il mio sguardo, e quando mi sono avvicinata completamente innocua, lei mi ha urlato delle cose assolutamente cattive, e suo fratello mi ha spinto via con un braccio e con l'altro ha portato sua sorella via da me.
    Quella sera è stata la prima sera in cui mi sono seriamente vergognata della mia natura, ed è stato il primo di una serie di specchi che ho rotto. Prendo il modellino di un bolide che George ha regalato a Vera dal comodino della mia amica e, con le lacrime che scendono sulle guance, poi sul mento fino a scendere per terra, lo lancio con violenza contro la specchiera di legno che c'è nella nostra stanza.
    Sto diventando il mostro di cui Ginny aveva paura, e la cosa mi spaventa più di ogni altra cosa.
   Qualcuno bussa alla porta, mentre ancora dai miei occhi scendono fiumi e fiumi, che non riesco a stoppare. Guardo dalla serratura se riesco a riconoscere chiunque abbia bussato, e la maglietta dai colori sgargianti mi fa subito capire che è Vera davanti alla porta.
    Apro lentamente, il suo sguardo più apatico del solito inizialmente, appena si accorge che sto piangendo si addolcisce, fa sempre così.
   "Leila! Che cosa hai?" non è davvero comprensiva, mi detesta in questo periodo. Non so, ho la sensazione che stia fingendo, profondamente fingendo.
    Mi sposto dall'entrata per avvicinarmi alla specchiera rotta, guardarmici come se non fosse successo nulla: ripasso il poco trucco che mi ero messa, specchiandomi in qualche frammento rimasto su. Per fortuna non ho più gli occhi illuminati.
    Vera lo ripara con un incantesimo, il suo sguardo profondamente spaventato. Non ce la faccio, lei non è mai riuscita a nascondere il fatto che provi seriamente paura nei miei confronti, e in questo momento è l'ultima cosa che mi serve.
   "Vado da Draco" ammetto mettendo via i trucchi, la voce rotta come non l'avevo mai avuta.
     Sono in pigiama, ma non mi importa assolutamente: ovunque è meglio di questa torre al momento, ovunque. Vera mi guarda delusa, ma non riesce a espormi il suo punto di vista, come tutte le altre volte del resto.
    So che vorrebbe dirmi che Draco non è nessuno in confronto a lei, che lui è uno stronzo e che lei non si merita un trattamento del genere da parte mia. E la conosco da troppo tempo per non sapere che andrà a piangere da George, perchè, quando le piaceva, lo faceva con Fred.
    Ma facendo in questo modo, lei si sfogava con qualcun'altro e perciò non si arrabbiava mai con me in fin dei conti.
    Comunque, dopo qualche ora con i miei amici, sono salita di nascosto in camera ed era chiusa a chiave. Immagino dovrò davvero cominciare a dormire giù dai serpeverde.

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Fred è troppo carino, e Leila è un po'... incasinata, ecco. però è una bella persona, va solo capita.
soph 💓

fred weasley ~ why not? [in revisione]Dove le storie prendono vita. Scoprilo ora