fred weasley ~ why not? [in revisione]

• why not? •

12 dicembre 1999

Mi alzo di scatto dal pavimento: ho la fronte piena di sudore, il respiro corto, le lacrime scendono copiose dai miei occhi.
    Non lo rivedrò mai più, lui non c'è piú, è morto, e mi ha abbandonato, come tutti.
    Non ho più nessuno, perchè George è sposato, ha un figlio, non ha tempo per avere un'altra bambina troppo cresciuta in casa. Flynn ha una carriera a cui stare dietro, coronare il suo sogno di una vita, e Lee ormai si è arreso con me, non mi vuole più.
    Sono solo un peso, da mesi ormai, ma il mio cervello a dir poco troppo positivo per il mio solito ha pensato che alle persone facesse piacere la mia presenza.
    Non appartengo più a questo mondo, non potrò mai essere felice come gli altri se rimango qui. E per qui non intendo il mondo magico, perchè ho provato a distaccarmene ma ho solo peggiorato le cose.
    Ho bisogno di andare dove è lui, ovunque adesso sia. Lui è l'unico che mi ha sempre rispettata, che mi ha sempre fatto sentire meritevole di vivere, e adesso che non c'è più io non voglio più vivere.
    Non ho il tempo materiale di asciugarmi le lacrime, non voglio fare nulla davanti a nessuno, e il sole sta per sorgere. Sarà qualcosa di rapido, senza dover aspettare tanto.
    Eppure, tutti meritano di sapere.
    Apro la mia busta, quella che scrissi quasi due anni fa nel salotto della Tana, e con l'inchiostro più rosso del sangue - è quello che cambia colore a seconda delle tue emozioni, Inchiostro Simpatico di Fred e George Weasley - traccio una linea sul vecchio testo. Giro il foglio.

Fanculo i sentimenti, fanculo tutto in verità. Ora come allora, non sono una persona particolarmente profonda, e tu, George, che leggi in cerca di risposte, credo lo sappia molto bene. Ma proverò comunque a incanalare queste terribili sensazioni in parole sensate, in modo che tu possa avere delle spiegazioni riguardo all'atto terribile, da assoluti vigliacchi egoisti, che sto per compiere.
Quindi, carissimo George, qua la tua amata - non lo so più, in verità - sorellina, Leila Dana Lupin, che avrebbe tanto voluto ritornare Weasley, prima o poi. Scrissi, due anni fa, con delle rarissime lacrime agli occhi al solo pensiero che tu o Fred poteste morire, che se vieni al mondo con la consapevolezza di essere amato, e lo lasci sapendo la stessa cosa, allora tutto ciò che nel frattempo è accaduto sarà valso la pena. Ebbene, qui per dire che sono tutte delle enormi cazzate - perdona il mio francesismo, la luna è crescente ma il mio animo non lo è altrettanto. O almeno, io dalla mia posizione non posso dire nulla dato che è dal 2 maggio 1998 che di amore non ne ricevo neanche un mezzo granello.
Siamo tutti bravi a fare finta che le persone ci stiano a cuore, vero? La verità è che a te, a tutti voi, io faccio solo pena! Non vi è mai importato nulla di me, non da quando Fred è morto: mi vedete tutti come una povera pazza che dopo aver perso la sua mostruosità non ha più un motivo di vittimismo concesso e quindi si inventa di avere le visioni. E nessuno ha provato a credermi, ad aiutarmi, sebbene io stessi facendo tutto per voi! Tu mi assecondavi e basta, manipolatore, per poi parlare male di me quando io non c'ero.
Era tempo che non mi sentivo così tanto un'estranea, così tanto in difetto. Tempo fa, la gente che conosceva la mia natura da bestia aveva spesso e volentieri paura di me, nessuno mi guardava negli occhi, tranne tu, George, insieme a Fred e a mio padre. Adesso tutto è cambiato, vero? Perdonami, scusami se ti ho abbandonato, mi dispiace che tu sia troppo orgoglioso per ammettere che anche tu hai le tue colpe, che non solo gli altri sbagliano! Tu non mi sei venuto a cercare, sebbene potessi assolutamente immaginare dove fossi scappata. Fred lo avrebbe fatto.
Scusami se, per quanto io mi sia pentita, tu non abbia accettato le mie scuse. E scusa se mi sono autoinvitata al tuo matrimonio, a quanto pare.
Mi ricordo che avevi detto che non avresti mai lasciato che qualcosa si mettesse tra noi due. A distanza di anni da quella frase, ho dato per scontato che non fosse cambiato nulla.
Chiedi scusa al piccolo che non vedrà mai sua zia, e anche a Molly e Arthur, a Flynn, a Vera, a Lee, anche a Draco se mai lo vedrai. Ringraziali.
E scusa a te, perchè so che mi pentirò delle brutte parole che ho scritto ma sarà troppo tardi.
Vi voglio bene,
la vostra Leila.