Capitolo 2🌸

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POV LADYNOIRE
Certe volte, mi chiedo come ho fatto a finire qui. Insomma, non me lo sarei mai aspettato che diventassi una supereroina. Non mi sarebbe mai passato per la mente. Invece eccomi qui, sopra il tetto di una casa ad osservare il cielo notturno. Quando lo osservo, mi ritrovo sempre a pensare della mia vita, del perché sono qui. Certe persone vorrebbero cacciarmi via, ma non me ne posso andare. Ho lasciato tutto quello che avevo per essere quella che sono. E non é stato un caso che sia proprio io la "prescelta" per diventare una supereroina. No, Qualcuno ha voluto che sia proprio io a prendere questo incarico. Ma i miei pensieri furono disturbati da un cittadino che voleva che me ne andassi. Così mi spostai. Solo che ogni volta che andavo in un tetto, tutti mi rimproveravano. Evidentemente la gente non voleva farmi dormire. Alla fine trovai un tetto tranquillo, dove nessuno mi rimproverava. Però, proprio mentre stavo per addormentarmi, sentii delle voci che provenivano dalla casa. Evidentemente qualcuno era sveglio.
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POV ADRIEN
Mi svegliai nel cuore della notte per colpa di un brutto sogno. Non riuscivo più a dormire, così accesi la luce e uscii fuori nel balcone per prendere un po' d'aria. Mi piace l'aria fresca della notte, osservare il cielo notturno. Rimasi lì per un bel po' di tempo, fin quando ho deciso di rientrare, quando improvvisamente sentii un rumore dal tetto.
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POV LADYNOIRE
Vidi il ragazzo che era nel balcone, e vedendolo meglio, aveva un aria familiare. Era il ragazzo che avevo visto a scuola, quello che mi aveva fatto dei "complimenti" senza saperlo. Decisi di restare immobile finché non se ne fosse andato, ma vidi un pipistrello che si avvicinò ai miei capelli. Cercai di andarmene senza fare rumore, ma il piede scivolò e per poco non caddi. Ovviamente il ragazzo aveva sentito tutto, ma cercavo sempre di rimanere immobile mentre il pipistrello si avvicinava. <E che cazzo vattene pipistrello del cavolo> dissi in un momento di rabbia.
Forse l'ho detto a voce alta perché il ragazzo incominciò a dire: <c'é qualcuno?>.
Rimasi in silenzio. Alla fine però prese una scala con l'intenzione di salire nel tetto. Dovevo parlare. <<Si, sono Ladynoire. La supereroina di Parigi>>. <<Cosa ci fai nel mio tetto?>> Disse confuso.  <<Beh nessuno mi vuole nei loro tetti, e questo mi sembrava tranquillo. Ti dispiace se sto qui?>> <<No puoi restare>> <<grazie>> dissi sdraiandomi nel tetto. Nelle sue parole e nelle mie c'era un po' di imbarazzo.

𝐔𝐧 𝐢𝐧𝐭𝐫𝐞𝐜𝐜𝐢𝐨 𝐝𝐢 𝐝𝐞𝐬𝐭𝐢𝐧𝐢🖇️🥀| 𝐌𝐢𝐫𝐚𝐜𝐮𝐥𝐨𝐮𝐬🐞Dove le storie prendono vita. Scoprilo ora