POV LADYNOIRE
Mentre accompagnavo Adrien a casa, a metà tragitto mi accorsi che perdeva più sangue. <Cazzo> dissi sottovoce. <Che succede?> Disse allarmato. <Perdi più sangue. Sarà meglio accelerare il passo> dissi correndo più veloce. In meno di venti minuti eravamo già a casa. Quando arrivammo, presi le chiavi di casa dalla tasca di Adrien e aprii la porta di casa. Feci sdraiare Adrien sul divano mentre cercavo qualcosa che potesse curare le varie ferite nella testa. Trovai un disinfettante, dei cerotti e della specie di cotone nel bagno. Gli presi ed andai in cucina, dove Adrien era sdraiato sul divano. Gli passai il disinfettante nella fronte, dove c'erano delle ferite, e poi gli misi il cerotto. Poi pensai che non c'erano ferite solo nella testa, c'è ne dovevano essere anche sulla schiena. <Em, ti potresti togliere la maglietta?> Dissi imbarazzata. <Perché cosa vuoi fare?> Disse con tono divertito. <Devo vedere se hai ferite, genio> dissi roteando gli occhi. <Vai, io mi giro> dissi girandomi dalla parte opposta. <E perché ti dovresti girare?> <Ti stai levando la maglietta quindi mi sembra il caso che io mi giri> <a me non mi sembra il caso> disse con sguardo pervertito. <E che palle Adrien, prima sei letteralmente incazzato con me, poi cerchi di portarmi a letto. Adesso togliti sta maglietta> dissi girandomi <wow, che caratterino>. Dopo circa cinque minuti dissi: <posso girarmi?> <Ovvio piccola> . Appena mi girai trovai Adrien seduto sul divano con un sorrisino pervertito in volto con tanto di pettorali e muscoli. <Sai, non ti credevo così pervertito, Agreste> dissi incrociando le braccia. <Non mi conosci bene> disse ridendo. Adesso avevo anche paura ad avvicinarmi. <Dai guarda la tua pancia. É piena di lividi> <e di muscoli> <ti devo curare, altrimenti fai da solo> <no no, preferisco che mi aiuti tu> tirai un sospiro e mi avvicinai a lui. Quando ero arrivata al divano, mi fermai incerta. <Coraggio> disse con il disinfettante e i cerotti in mano. <Non mordo mica>. Tirai un altro sospiro e presi il disinfettante e i cerotti che aveva in mano. <Ti dovresti girare, devo vedere se hai delle ferite sulla schiena> <pensavo che volevi vedere i miei pettorali> <no> dissi seccata. <Come vuoi> si girò dall'altra parte e vidi poche ferite. <Menomale che sono poche> dissi con un sospiro di sollievo. <Eh già menomale, così avremo più tempo per fare quello che vogliamo> <mi hai rotto Agreste> dissi mentre disinfettavo le ferite. Dopo un po' finalmente finii. <Alleluia> dissi felice. <Puoi rimetterti la maglietta se vuoi> <no, credo che resterò senza> <come vuoi> dissi indifferente. <Allora io vado> dissi avvicinandomi alla finestra. <Aspetta> disse lui avvicinandosi a me. <Dobbiamo parlare> <parlare o scopare?> Dissi con le braccia incrociate. <Diciamo che voglio parlare> <ti dò solo cinque minuti> dissi decisa. <Basteranno. Preparo anche da mangiare> <chi me lo fa fare> dissi alzando gli occhi al cielo. <Dai piccola hai detto almeno cinque minuti>.
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𝐔𝐧 𝐢𝐧𝐭𝐫𝐞𝐜𝐜𝐢𝐨 𝐝𝐢 𝐝𝐞𝐬𝐭𝐢𝐧𝐢🖇️🥀| 𝐌𝐢𝐫𝐚𝐜𝐮𝐥𝐨𝐮𝐬🐞
FanfictionC'é chi dice che ci sono storie d'amore impossibili. Ma chi ha detto che non possono avverarsi? Si, perché quando due persone si amano, non c'é niente da fare, si amano indipendente se sono ricchi o poveri, vanitosi o gentili. Ed é quello che é succ...