Capitolo 33🌸

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POV LADYNOIRE
Non so dove mi stavano portando, ma ci volle un sacco di tempo per arrivare. Alla fine mi addormentai, aspettando che passassero cinque ore, così potevo uscire da quel furgone. Sognai che alcuni uomini della scientifica mi portarono in una stanza vuota, poi portarono Adrien e gli fecero un sacco di esami, punture, ecc.., e nel mentre lui piangeva. Cercavo di aiutarlo, ma quei quattro uomini dell'FBI mi trattenevano. Mi svegliai in lacrime, accorgendomi che il furgone si era fermato. Provai ad usare il cataclisma, con la speranza che erano passate cinque ore, ma niente. Ero disperata non solo per Adrien, ma anche perché se non c'era nessuno che fermava i cattivi che vogliono entrare a Parigi, sarebbe successo il finimondo. Ogni giorno andavo ai confini di Parigi, e vedevo sempre qualche mostro, alieno, insomma creature soprannaturali, non ho mai visto un semplice ladro o rapinatore, tranne quando salvai Adrien da quei due rapinatori. Adesso chi difendeva Parigi? Sentii uno sportello chiudersi, molto probabilmente la persona che guidava era scesa dal furgone. Sentii aprire lo sportello dove c'ero io. Vidi decine di persone con delle tute e delle maschere che entravano. Mi bloccarono le mani e mi fecero scendere. Quando uscii dal furgone, mi resi conto che non eravamo a Parigi. <Dove sono?> Dissi guardandomi in torno. Quella città mi era familiare. <In Kenya> disse uno di loro spingendomi per farmi camminare. <Come cazzo ho fatto ad arrivare in Kenya in meno di cinque ore?> Dissi camminando contro la mia volontà. <Grazie alle tecnologie moderne. Infatti quello non era un furgone> disse uno di loro. Non gli ho neanche chiesto cosa fosse in realtà, dato che avevo paura. <In che città siamo?> <Siamo a Nairobi> disse uno di loro guardandomi. Nairobi, la città dove tutto é iniziato. Vidi un enorme ospedale. L'ospedale in cui sono nata, anche se non era un ospedale, era un laboratorio illegale. Il Maestro ha voluto che io fossi speciale, proprio perché il mio destino era doloroso. Appena vidi quel laboratorio rimasi scioccata. Iniziai a respirare male, e avevo le vertigini. Usai tutte le mie forze per liberarmi, ottenendo buoni risultati. Mi liberai dalla loro presa e scappai dalla parte opposta. All'inizio mi inseguivano solo loro, poi arrivarono altri uomini. Saltai nel tetto e vidi Adrien uscire da un furgone. Urlai il suo nome con la speranza che mi sentisse. Alla fine si accorse di me. Urlò anche lui il mio nome, cercando di liberarsi. <Adrien arrivo> dissi gridando <no, é pericoloso> disse mentre degli uomini cercarono di spararmi. Alla fine scesi dal tetto, cercando di schivare gli spari. Proprio quando mi voltai e guardai Adrien arrivò un uomo che mi afferrò. <No!> Disse Adrien gridando. Cercai di liberarmi, ma niente. Urlai il suo nome finché non mi portarono al laboratorio.

𝐔𝐧 𝐢𝐧𝐭𝐫𝐞𝐜𝐜𝐢𝐨 𝐝𝐢 𝐝𝐞𝐬𝐭𝐢𝐧𝐢🖇️🥀| 𝐌𝐢𝐫𝐚𝐜𝐮𝐥𝐨𝐮𝐬🐞Dove le storie prendono vita. Scoprilo ora