poi il mio sguardo venne distratto da una preoccupante visione: si stava avvicinando mia madre.
sganciai velocemente la mia mano dalla sua e gli urlai contro sottovoce:
-corri! vai via!
-oh ma perché?!- chiese lui perplesso.
-sta arrivando mia madre!- risposi con tono allarmato.-oh diamine!- urlò anche lui.
stava per alzarsi, quando mi guardò, si avvicinò a me e mi diede un bacio sulla guancia.
-ci sentiamo Miss StoSulleMie!- disse lui facendomi un occhiolino, poi corse via.mi alzai e andai in contro a mamma.
-hai trovato gli scontrini?- chiese lei.
-cosa?- risposi -ah! si sì, li.. li ho t.. trovati- dissi balbuziente.
-ok..- disse lei.
-allora siccome siamo vicini a Tony's pensavo che pote- stavo cercando di parlare quando mamma mi interruppe:
-chi era quel ragazzo?-cosa? chi? eh???- chiesi sconcertata, diventando rossa come un'aragosta.
-c'era un ragazzo seduto accanto a te, poco prima
che arrivassi- insinuò - lo conosci?- continuò.
-ahh, ehm..- stavo cercando una scusa quando mi resi conto che non aveva senso e che la cosa migliore era accettare l'evidenza, sospirai, poi le risposi:
-si chiama Alberto, l'ho conosciuto tempo fa e credo di interessargli.-coosaa?? raccontamii- continuò lei.
in realtà non mi aspettavo che reagisse così, in effetti non le parlavo di un ragazzo da un bel po'.
forse vedere che stavo bene di nuovo la faceva sentire meglio.ci sedemmo sulla panchina e iniziai a raccontarle tutto, sui suoi occhi risplendeva gioia, fierezza e orgoglio.
l'orgoglio quello bello però.
quello che ti travolge interamente e ti fa sentire bene.
non quello che ti lascia i sensi di colpa, no.
quello che ti accompagna verso la strada della felicità.
come un po' tutte le emozioni positive, d'altronde.