"ma ciao principessa"
"come stai?" chiese Alberto.
"bene, alla fine mia madre non si è accorta di nulla" risposi.
si sì, ok, lo so che ho mentito! ma non volevo si allarmasse.
"ah ok" disse, poi continuò:
"comunque, non so te, ma io vorrei evitare di vederci ogni volta come fosse una missione clandestina.
ti va di uscire seriamente?"
mi scappò un sorrisetto.
"intendi un appuntamento?" chiesi.
"se vuoi chiamarlo appuntamento, chiamiamolo appuntamento" rispose.
"e va bene Signor SoTuttoIo" dissi.
"dove mi porti?" continuai.
lui allora rispose:
"sorpresa"
un brivido mi percorse la schiena.
"dove stai tu?" continuò.
io gli inviai la posizione.
"ma sei vicina casa mia!" esclamò.
"sto scendendo" concluse.
"CHE COSA?!?!" scrissi con il cuore in tachicardia.
lui visualizzò ma non rispose.
fortunatamente avevo su già un po' di fondotinta messo la mattina stessa.
corsi verso la porta d'ingresso e poco prima che arrivassi a toccarla mi arrivò un ennesimo messaggio da parte sua: "dai scendi, sono giù"
mia madre distesa sul divano, mi guardava confusa.
"Ire che succede?" chiese sussurrando.
"mamma c'è Alberto sotto" dissi, non sapevo che fare.
"ma è tardi, che ci fa qua?" chiese.
"non lo so!" urlai.
"shh! vedi che vuole, ma fai presto" concluse.
aprii la porta e scesi di fretta e furia le 5 rampe di scale fino ad arrivare alla portineria, dove si trovava lui.
