11.00 pm
rientrai in casa gocciolante e cercando di non farmi notare da mamma, che si era messa a letto, andai in camera mia.misi il pigiama e mi asciugai i capelli, cercando di non fare rumore, per non svegliarla.
andai a dormire pure io, nonostante fosse ancora presto, dovevo riflettere su quanto accaduto.
e sinceramente adesso nella mia testa prevaleva solo lui come unico pensiero.durante la notte lo sognai inevitabilmente:
eravamo in un garage, al buio, intrappolati lì dentro.
l'unico raggio di luce proveniva dalle torce dei nostri cellulari.nel sogno non avvenne nessun bacio, nessuno scambio di affetto.
solo parole.
discorsi.
pensieri e ragionamenti.lui mi mostrava tutte le sue paure e sembrava così reale.. così reale che anche il mio subconscio decise di aprirsi.
nel sogno mi resi conto di aver paura di affrontare quei miei sentimenti.
avevo paura di soffrire di nuovo.paura di essere delusa e illusa.
paura di non farcela.
di non arrivare ad essere felice veramente.la mattina seguente decisi di scrivere ad Alberto per parlargliene.
non sapevo se quello che stessi per fare fosse la scelta giusta, ma dovevo provare.
