~38~ fiducia

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-dopo aver saputo quello che era successo decisi di incontrarlo per parlare..- iniziò.
-ma perché?!?!- chiesi sempre più agitata.
-perché.. cavolo! non volevo che soffrissi come ti ho fatta soffrire io!- rispose urlando.
io indietreggiai col busto.

lui fece un sospiro e poi continuò, più calmo.
-ero pronto a fargli la ramanzina ma appena mi ha visto mi ha detto subito che non voleva una lezione da me e mi ha spiegato come veramente stavano le cose:
all'inizio della vostra relazione due dei suoi amici hanno fatto una scommessa.
hanno scommesso che Alberto sarebbe riuscito a conquistarti entro la fine dell'anno.
e infatti ci è riuscito.

io feci uno sguardo disgustato.
-però subito dopo mi ha detto queste esatte parole: "in 16 anni della mia vita nessuno era riuscito a farmi provare quei sentimenti, nessuno tranne Irene.
con il passare del tempo mi sono veramente innamorato di lei, in modo assurdo."- concluse.

dentro di me si riaccese qualcosa, come una piccola fiammella che, sul nascere, non sa se esistere o morire.
per quale motivo Enrico avrebbe dovuto mentirmi?
dopo tutto quello che aveva fatto?
per un attimo allontanai da me tutta la cattiveria e l'odio verso Alberto e decisi di dargli un'altra possibilità.

-Irene, io so cosa si prova ad essere lasciati da te.
fidati di me per una volta, ti prego.
Alberto ti ama.
ti ama come nessun altro al mondo.
non lasciar andare una persona del genere, fallo per me- disse lui.

in quell'esatto momento scoccò la mezzanotte e i nostri cellulare si illuminarono.
-dobbiamo tornare dentro- sussurrai.
lui annuì ed insieme rientrammo in casa per aprire i regali.

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