~32~ verità

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arrivata sulla soglia, controllai se c'erano degli specchi anche all'interno dei WC, ma niente.
c'era solo un antibagno comune e poi i due WC separati.
mi fiondai dentro quello delle donne.

mi aggiustai il vestito e tirai fuori il mio specchietto dalla borsa per sistemare anche il trucco.
fu allora che sentii delle voci maschili iniziare a parlare a voce alta.
speravo non accadesse.
temevo arrivasse qualcuno, ancora peggio se dei ragazzi.

mi pietrificai dall'imbarazzo e, cercando di non far rumore, riposai il mascara dentro la pochette.
rimasi immobile, quasi non respiravo, aspettando che se ne andassero.

-oh fra, adesso mi devi dei soldi- disse uno dei due.
-ma no daii- rispose l'altro.
-io non pensavo che dopo la delusione con Enrico, Irene sarebbe riuscita a provare ancora dei sentimenti per qualcuno!- continuò.
-e invece sì! lo sai come sono fatte le ragazze: basta far loro un paio di occhi dolci, dire delle parole rompighiaccio e sono tue- concluse l'altro.

sbiancai.
non riuscivo a restare in piedi quindi mi sedetti sul WC,
non sentivo più nulla, il mio corpo aveva deciso di perdere conoscenza e escludersi dal mondo reale.

iniziai a ripensare a tutte le parole, ai gesti, a quegli occhi dolci che Alberto mi aveva realmente fatto.
che ero persa di tutto ciò.
ricordai quante volte mi aveva promesso che ci sarebbe stato, che non mi avrebbe delusa.

tutte le volte che mi sono sentita protetta, in realtà erano frutto della mia immaginazione.
e la cosa peggiore, è che lui sapeva che avrei sofferto ma non ha fatto nulla per impedirlo.

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