~12~ Michele

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POV IRENE

venerdì 19 dicembre
appena sveglia venni assalita da urla di gioia e quella canzoncina odiosa che mi cantano tutti gli anni.
io non riuscii a capire nulla e con gli occhi ancora mezzi chiusi feci un sorriso e spensi la candelina che si trovava su quel muffin che mamma e Marco mi avevano portato in camera.

-finalmente fai 17 anni eh!- disse Marco prendendomi un po' in giro.
risi e gli diedi un colpetto sulla spalla.
poi mi alzai e andai a prepararmi.

"forse sono più alta" pensai mentre camminavo.
"si, forse sì!" o almeno così speravo.
una volta pronta, uscii di casa per andare a scuola.
di solito vado a piedi, quel giorno però scelsi di prendere l'autobus.

quindi una volta trovato posto su di esso aprii Instagram e guardai un po' di storie.
la prima era quella di Michele Bravi, anche lui quel giorno faceva il compleanno, quindi decisi di fargli gli auguri e gli scrissi che anche io compievo gli anni quel giorno, anche se sapevo benissimo che non mi avrebbe mai risposto.

dopo un po' arrivai a scuola ed entrai in classe.
lì c'erano ad aspettarmi tutti i miei compagni e un'enorme torta al caramello, la mia preferita.
anche loro mi cantarono "tanti auguri a te" e
anche se quella canzone non mi stava molto
simpatica, apprezzai il gesto.
d'altronde era il mio compleanno e dovevo aspettarmelo.

la mattinata passò velocemente, tra auguri e abbracci arrivarono le 2.00 pm, quindi tornai a casa.
nella strada di ritorno misi le cuffiette e ascoltai sempre la playlist di Michele, però con riproduzione casuale.
spuntò "la vita e la felicità", lui sa sempre come farmi stare bene.

e proprio mentre pensavo a quello, notai il display illuminarsi, era una notifica di Instagram, più specificatamente di Michele.
un sorriso a 32 denti comparve sulla mia faccia, il cuore iniziò a battere forte dalla felicità, i miei occhi si illuminarono di gioia.
Michele Bravi mi aveva risposto e mi aveva persino fatto gli auguri.
non potevo ricevere regalo migliore.

quando arrivai finalmente a casa mi buttai sul letto e iniziai a riflettere su quanto, alla fine, quel giorno stesse diventando davvero speciale.
poi mi preparai un toast e chiamai Elisa per prepararmi per la festa.

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