i mesi che seguirono furono i più belli che abbia mai vissuto, di quelli che ti tolgono il respiro.
io e Alberto eravamo una cosa sola.
non passava giorno senza che io dovessi rimpiangere quelli precedenti.
era come vivere dentro ad uno di quei film romantici dove tutto sembra perfetto e proprio per questo irreali, ma lo stavo vivendo.
era la mia realtà, la nostra.
le nostre mani, i nostri sorrisi, i nostri sguardi, i nostri baci.
non c'era temporale che tenesse: lui riusciva a sorprendermi sempre.
anche solo per un bacio, anche solo per lasciare che le sue labbra si poggiassero sulle mie.
anche solo per un istante, per un attimo.
sfidava qualunque intemperia.
il giorno non si concludeva mai senza un suo bacio fugace.
anche se poi spariva subito, lasciandomi il dubbio di aver vissuto per davvero quell'incontro e solo il suo sapore tra le mie labbra me ne dava certezza.
passò l'inverno, arrivò la primavera e con essa le
belle giornate, il sole sulla pelle, le lunghe passeggiate a rincorrersi per poi fermarsi senza fiato e guardarsi negli occhi, per poi perdersi l'uno tra le braccia dell'altra.
-cosa pensi?- mi chiese.
-sono felice, dopo tanto tempo- gli risposi -tu mi rendi felice.
-allora non smettere mai- e mi baciò.
