appena entrate ci dirigemmo in aula magna,
lì ci spiegarono cosa avremmo fatto quel giorno e poi ci divisero in gruppi.
io per fortuna capitai con Serena, almeno non ero sola.visitammo più classi, ogni ora in una diversa.
il mal di testa in tutto ciò non era ancora passato.
poi suonò la campanella della ricreazione
e siccome io e Serena non avevamo molta fame ci dividemmo un panino.
dopo aver mangiato, rimanevano soltanto 2 ore: poi saremmo tornate nella nostra scuola.subito dopo andammo in teatro per assistere a degli spettacoli.
io non mi sentivo bene quindi non ci feci caso all'inizio.
poi però sentii una voce diversa dalle altre, era particolare, quindi tornai alla realtà e cercai di capire chi fosse a parlare.era un ragazzo, alto con dei riccioli color castano scuro.
erano lunghi fino alla spalla e, chi mi conosce bene, sa quanto io adori i ragazzi con i capelli lunghi.indossava una canottiera bianca che faceva intravedere il suo corpo notevolmente magro.
sopra aveva una camicia a quadri e, per coprire quei ricci, aveva una coppola che stava quasi per saltare su, per quanto erano gonfi i capelli!tenevo lo sguardo fisso su di lui, incapace di allontanarlo...
ed ecco che anche lui si girò verso di me.
aveva degli occhi grandi, color nocciola, illuminati dal sole.
per una manciata di secondi tutto intorno a me sparì,
mi sentivo finalmente libera e mi rilassava guardarlo.
poi sorrise e il mio cuore si sciolse, come un gelato se lo lasci troppo tempo fuori dal frizer.
nessuno era più riuscito a farmi sentire così, dopo il mio ex.
mi sentivo bene.
lui mi faceva stare bene.