Buying A Vampire

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SPOV

Avevo già buttato giù tre Sex on the Beach prima di riportare lo sguardo sul vampiro. Era stato portato via dopo aver soddisfatto le donne che avevano raggiunto la sua gabbia per due ore ed era passata un’ora da quando lo avevamo rivisto.

Sapevo che probabilmente aveva bisogno e meritava una lunga pausa dopo la sua lunga notte in quella minuscola gabbia, ma più lo aspettavo, più perdevo la pazienza.

Cosa avrei dovuto dirgli?

Oh, ciao, mi stavo chiedendo se vorresti uscire con me per alcune settimane così posso chiederti tutto sulla tua vita e vedere perché sei  così rovinato.  No, non va bene. Non volevo farlo sembrare come se lo stessi demoralizzando o chiamando pazzo squilibrato, ma non volevo apparire neanche come una ninfomane.

Julie era quella che lo osservava nel buio mentre passava elegantemente attraverso i tavoli, adesso indossando il costume da cameriere, il papillon e i polsini corrispondenti, senza maglietta, il che lo rendeva… davvero ammirevole. E questi pantaloni neri aderenti… wow.

Devo smetterla di sbavare su questo ragazzo; sono qui per ragioni educative. Sì, esatto. Una parte di me deve ammettere che trovo questo posto e questo intero mondo così affascinante e proibito.

Mio papà è lo sceriffo della polizia della nostra città natale, Bellevue, dove lui ancora vive, e mi odierebbe se sapesse che sono in questo posto, dimenticando il fatto di invitare un ragazzo vampiro in casa mia per parlare con lui. Non gli dirò mai niente di tutto questo. Ma questa è New York ed è dall’altra parte del mondo. Papà non lo scoprirà mai. Adesso dovevo togliermelo dalla testa e fare quello che dovevo fare.

‘Oh, è così bello anche senza il trucco da vampiro.’ Disse Julie con una voce sognante, e già innamorata di lui, ovviamente.

Lui era al bar, ridendo con la barista, dando un occhio in giro mentre la musica suonava e altri tre ballerini stavano andando in giro, tavolo per tavolo a ballare per le donne mentre loro sventolavano i loro soldi al vento.  Anche questi altri ragazzi erano belli, ma il vampiro era più speciale in qualche modo, per me, aveva qualcosa in più. Non potevo mettergli le mani addosso, ma non potevo smettere di guardarlo.

La sua faccia non era più pallida. Era abbastanza abbronzato da quello che notai e questo accentuava la meraviglia dei suoi sexy capelli biondo cenere. Le mie gambe iniziarono a tremare, solo a guardarlo camminare attraverso i tavoli, tranquillamente, fuori dalla sua gabbia e senza il suo collare. Si muoveva come il fumo, spostandosi con facilità e fluidità, come l’acqua calda.

Prese un grande vassoio di drinks e disse addio alla bella barista bionda, tornando al lavoro e lasciando i drinks ad un tavolo lontano circa 15 passi dal nostro.

Volevo sentirlo parlare di nuovo, vederlo interagire con le donne fuori dalla gabbia, non come un vampiro che non può parlare, ma come se stesso.

Pensai che tutte noi tre eravamo in silenzio perché nessuna stava parlando; stavamo solo fissando, a bocca aperta, quel dio che serviva i drink alle donne più grandi.

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