First Date

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JPOV

Mentre portavo Skylar fuori dalla metropolitana su per le scale, potevo sentire quei respiri pesanti di sorpresa e frustrazione. Probabilmente perché soltanto un minuto fa, ero il suo oscuro rapitore nel treno, e ora ero un ragazzo affamato, che la stava trascinando nel piccolo ristorante cinese che conoscevo.

Spero non pensi che stavo solo scherzando. Oh merda, forse lo crede. Ho appena capovolto la mia intera personalità in due secondi. Fanculo. Come faccio a dirle che sono così? Ho ferito i suoi sentimenti, CAZZO! CAZZO! CAZZO!

Avevo deciso che le avrei spiegato tutto una volta seduti aspettando il nostro cibo.

Dovevo dire qualcosa per riempire questo vuoto.

'Questo è il migliore ristorante cinese di tutta New York.' La informai, nonostante non sapessi se era vero. Mi piaceva qui. Non è troppo esagerato o troppo largo, non c'è molta gente. E il cibo è ottimo.

'Oh, davvero?' chiese, mentre accelerava per mantenere il passo con me.

'Oh, sì.' dichiarai con certezza, 'Pago io.'

'No, ho-' iniziò e sapevo lo avrebbe fatto ma le parlai sopra.

'Non riesco a sentirti, Skylar.' Mi misi le mani su entrambe le orecchie, 'Skylar continua a parlare ma non riesco a sentirla... La la la la la!'

Amo farlo con le ragazze. L'ho rubata ad Eddie Murphy – Beverly Hills Cop.

'Idiota.' Disse, lasciando perdere le sue proteste, tolsi le mani dalle mie orecchie per sorriderle, prendendole la mano di nuovo.

Sorrise. Non sembrava arrabbiata con me. Bene. Sentii il mio petto sospirare in sollievo involontariamente. Odiavo la rabbia.

Skylar sembrava molto a suo agio non appena le mostrai la porta del ristorante. Spinsi e l'aprii per lei, sembrava sollevata non fosse un ristorante elegante o sciccoso. Avevo indovinato giusto, le piaceva il normale, non cose lascive. 2 punti per me.

L'avrei comunque portata in un posto lussuoso, avevo deciso. Se lo meritava ma non volevo darle due settimane solo di quello. L'avrebbe fatta diventare nervosa quindi dovevo evitare si strafare con qualsiasi cosa che l'avrebbe fatta sentire in quel modo.

'Vuoi sederti qui?' Offrii, mi avvicinai ad un piccolo tavolino rotondo in un angolo, c'era un grande divisore nero dietro al tavolo con un grande dragone dipinto sopra.

'Certo.' Venne con me, lasciandomi sempre tenere la sua mano.

Ci sedemmo, i menu erano nel centro della tavola. Gliene porsi uno e io aprii l'altro, era un menu in carta con solo due fogli dentro.

'Quindi Skylar...vedi qualcosa che aspettavi di mangiare da un po'?' La stuzzicai, sapendo che questo mi avrebbe dato la possibilità di dare uno sguardo a quell'adorabile rossore che spesso adornava le sue guance.

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