Fire Cage

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SPOV

'Dove stiamo andando?' Justin sorrideva ancora mentre lo portavo al quinto piano del nostro palazzo, fino alla porta che ci avrebbe portati al tetto. È un' area grande, piatta, e quadrata, circondata da un ripiano di cemento. Edifici, alberi e il ricco cielo blu ci circondano.

'L'altro mio ufficio.' Lo tenevo per mano mentre mi fermai alla luce del sole.

'Bella vista.' commentò, camminando dietro di me, l'aria gli scompigliava i bellissimi capelli.

'Sì, ho pensato avessimo bisogno di aria e luce.' confessai, 'E voglio provare una cosa. Potrei sbagliarmi, sono ancora una studentessa, ma ho un'idea che potrebbe renderti le cose...più facili. La proverai per me, Justin?'

Il suo viso sembrava così innocente di nuovo mentre rimaneva lì, fissandomi mi disse, 'Mi fido completamente di te , Skylar. Puoi provare qualsiasi cosa con me. Ricordati, non c'è niente di sbagliato per noi.'

Spero lo pensi davvero. Spero non sia un errore.

'Va bene, siediti.' Mi sedetti sul pavimento del tetto e incrociai le gambe, guardandolo fare lo stesso di fronte a me.

'Bé, prima di iniziare, voglio dire che sono davvero fiera di te, Justin.' dissi, sperando che la mia voce non suonasse troppo condiscendente, 'Ti ci è voluto molto coraggio per scappare via nonostante sapessi le conseguenze dicendo di no al film. Non sono sicura tu lo abbia fatto solo per il mio bene o per il tuo, e francamente, non lo voglio sapere. In entrambi casi, è stato bello. Hai deciso. E hai fatto in modo di non finire nei guai con la grande C. E' stato  geniale.

'La grande C?' Justin sembrava giocoso e rise.

'Prima di provare la mia idea,' iniziai, 'Vuoi parlare di qualcosa? Qualcosa che ti disturba?'

'Bé, non ti ho ancora chiesto se vuoi venire al Fire stasera.' disse, 'Come ho detto, puoi portare e tue amiche se vuoi ed essere mie ospiti. O se preferisci di no, va bene così.'

'Vuoi che io venga?' lo feci scegliere di nuovo.

'Sì.' sembrava preoccupato, aveva paura avesse scelto male.

Ma non c'è una risposta sbagliata a questa domanda.

'Allora, verrò.' sorrisi, resistendo alla voglia di prendergli la mano, 'E capisco che al Fire tu lavori. E non ti tratterrò dal farlo, quindi non ti preoccupare. Non voglio farti sentire a disagio.'

'Lo so, Skylar.' Piegò la testa  e mi guardò negli occhi.

'Grazie, Justin.' dissi, sentendo il vento che spostava una ciocca dei miei capelli.

'Per cosa?'

'Per non avermi fatto assistere a quella tortura oggi.' Guardai le mie sneaker, 'L'avrei sopportato per te, ma...sarebbe stato doloroso, vederti mentre ti fanno del male.'

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