The Bride Of Frankencock (Part 2)

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SPOV

Jusin sembrava molto più felice oggi mentre mi aiutava a preparare il pranzo per mio padre. Stava cantando e scherzando intorno a me e ne ero felice. Spero che mio padre riuscirà a sopportare la notizia di oggi. Dovrebbe essere un santo per non arrabbiarsi. 

La prima cosa che Justin mi disse oggi fu, e con la voce più felice che avesse mai usato, ‘Hey! Oggi verrò preso a pugni!’

Lo rassicurai che non fosse successo… ma poi ci pensai. Forse lo avrebbe fatto. Almeno so che mio papà non avrebbe indossato la sua uniforme e a sua pistola oggi. Questo è un vantaggio.

‘Sai come bloccare un pugno, vero?’ Chiesi a Justin durante la colazione e lui annuì, senza sembrare spaventato. DI nuovo, non ha paura del dolore fisico o delle punizioni. Era più preoccupato di quello che avrebbe fatto mio padre a me dopo quello che gli avrei detto oggi. 

Ho chiesto che lui non fosse lì quando mio padre sarebbe arrivato così avrei potuto parlargli da solo prima che incontrasse Justin. Ma Justin si rifiutò. Disse che io ci sono sempre stata per lui, e ci sarei stata quando i suoi genitori fossero venuti, così lui non voleva abbandonarmi adesso. 

‘Merito di essere picchiato, Skylar.’ Lui ammise, ‘Lascia che lo faccia. Lo farà sentire meglio e forse dopo mi rispetterà. E’ una cosa da uomini. Io non lo colpirò, se è questo ciò di cui sei preoccupata. Non voglio ferire tuo padre, Skylar. Resisterò e lascerò che mi colpisca. Lo prometto.’

‘Ti credo… ed è per questo che sono arrabbiata.’ Lottai, ‘Non voglio che mio padre ti colpisca… e non voglio che tu resista così che lui possa farlo. Al contrario, potrebbe rovinare una faccia così carina.’

Strizzai le sue guance e le baciai e sorrisi per quanto carino sembrava, le sue labbra piene e a papera unite insieme. 

‘Ti prego smettila.’ Sollevò un sopracciglio e io lo lasciai. 

‘Claire si incazzerebbe se tornassi indietro con un occhio nero o qualcosa del genere, vero? Intendo, non andresti nei casini?’ Chiesi, poi mi arrabbiai con me stessa per aver menzionato il nome della stronza… o il pensiero di lui che tornasse da lei. 

‘No.’ disse, ‘Posso dirle che tu mi stavi picchiando in un gioco ed è successo. Guarisco velocemente. Al contrario, sarei fuori da…’

Lui si fermò e io lo fissai. Voltandomi velocemente, lui stava tagliando l’insalata, senza dire niente, il suo sopracciglio si sollevò. 

‘Fuori da cosa?’ Dissi, non piacendomi la situazione. 

‘Sarei fuori da… i problemi… se io…’ Lui esitò, un cattivo bugiardo. 

‘Bugiardo.’ Lo accusai, ‘Dimmi quello che stavi dicendo, Justin.’

Si fermò e smise ritagliare l’insellata, guardandomi. 

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