Her Name Was...

11K 168 136
                                    

JPOV

Grazie a Dio per le palestre, i bilancieri e il sudore. Avevo finito di fare i pesi, avevo già fatto la mia corsa di cinque chilometri, quindi ero abbastanza contento e pronto e la mia maglietta grigia era scura di bagnato sotto le mie braccia e intorno al mio collo.

Ora stavo tirando pugni al sacco, seguivano uno dopo l'altro, penetrando in profondità, nella sua lunga superficie nera ingombrante.

Chase lo teneva fermo per me mentre presi un respiro per poi balzare in avanti di nuovo, ferocemente.

'Va bene, Justin, quando me ne parlerai, fratello?' Mi guardò e sorrise, come se sapesse qualcosa.

'Parlare di cosa?' espirai, scontrandomi con la sacca di nuovo, come se lo stessi colpendo nello stomaco, una mano, poi l'altra.

'Bé, o questa sacca ti ha davvero fatto qualcosa di male e stai cercando di ucciderla, oppure qualcos'altro ti sta infastidendo?' disse, girandosi un pochino, tendendo la sacca mentre io la muovevo.

'Mi sto solo allenando, Chase.' lo informai, tirando altri due pugni.

'Okay.' lasciò stare e chiese, 'Come sta andando con quella ragazza?'

'Bene.' dissi seccamente, due altri pugni più forti.

'Uh huh...' mi diede uno sguardo di conoscenza.

Lo ignorai e continuai a tirare pugni.

'Avanti, amico, sono IO.' Chase mi stava fissando, 'Non sono mai stato con te Justin? Puoi parlare con me, lo sai. Io SONO tuo amico.'

Chiusi gli occhi, sentendomi in colpa, sapevo che aveva ragione. Sto costruendo delle pareti attorno a me, anche tra me e le persone che pensavo di poter fidare. Chase  non merita di essere lasciato fuori. Lui è un vero amico.

'Cazzo.' sogghignai, smettendo di colpire e appoggiandomi alla parete, guardai Chase che stava lasciando la sacca e si muoveva verso di me, incrociando le braccia in attesa, 'Scusa, Chase. Lo so che sei mio amico. Solo, lo sai che non mi apro molto facilmente.'

Red LinesDove le storie prendono vita. Scoprilo ora