Rule Number One

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SPOV

Passai la domenica a pulire per bene casa, anche la sera. Non ero sicura fosse abbastanza carina per lui. Con tutti i soldi che faceva, ero sicura avesse una casa come quelle che fanno vedere su MTV. E avevo solo un letto matrimoniale che dovevamo dividere. Avrei preferito avere un'altra stanza o almeno un divano letto che poteva usare.

Ma lui non sembrò farci molto caso quando gli avevo detto che avevo un solo letto. Una parte di me era eccitata all'idea di farlo dormire con me, ma il solo fatto che mi avrebbe vista la mattina mi fece terrorizzare e iniziai a sudare freddo. Sono sicura che lui era sexy e perfetto la mattina...i miei occhi si soffermarono su quell'immagine per un paio di minuti.

Mi aveva chiesto di pensarlo. E lo stavo facendo. Accidenti, c'è qualcosa di veramente sbagliato in me. Non conoscevo nemmeno bene questo ragazzo.

Ma quei baci. Maledizione.

Avevo già preparato l'assegno intestato a J.B. Construction in una busta sul bancone della cucina , la parola JUSTIN scritta sopra. Mi scusai ancora con la mia nonna ormai morta sperando che mi capisse. La immaginavo come una persona sfacciata, e se c'era qualcosa che meritava di essere comprata fosse quella e che avrebbe approvato.

Mio padre mi aveva già chiamato quella mattina con i risultati del mio controllo su Justin. Justin Bieber è pulito, un cittadino rispettoso della legge. Così era scritto sul foglio. Avevo detto a mio padre che Julie stava uscendo con lui e che volevo solo essere sicura che fosse a posto.

Avevo troppo cibo spazzatura. Stavo guardando il frigorifero, controllando che avessi tutto al proprio posto per il mio ospite. Probabilmente era Mr. Cibo Salutare con quel corpo che si ritrovava. Oh, fa niente, potevamo andare a fare la spesa il giorno dopo se voleva qualcosa.

Dio, ero nervosa. Avevo comprato cinque nuovi notebook per prendere note e avevo il mio registratore preparato per sei sedute. Speravo di fare un buon lavoro facendogli domande che non lo avessero insultato ma aiutato ad aprirsi con me.

Avevo già visto com'era bravo a nascondere i suoi veri sentimenti, anche quando era stato attaccato in quell'angolo buio al Fire. Dio, quello era stato decisamente terribile.

Era stato bello andare contro quelle donne e avere le mie ragazze ad aiutarmi. Non ci avevo pensato due volte... avevo visto quello che gli stavano facendo e avevo perso la testa. Le stavo rincorrendo senza nemmeno accorgermi che stava succedendo. Lo volevo salvare.

Probabilmente questa era la vera ragione per cui lo avevo pagato per stare qui con me... lo volevo salvare, ma lui voleva?

Ma la cosa che ci aveva dato più fastidio era stato il fatto che Justin non aveva fatto una piega. Era così calmo, così 'niente di importante'... non gli credevo. Si stava nascondendo. Copriva tutto, e si metteva una maschera felice. Volevo quella maschera via dalla sua faccia. Volevo vedere il vero Justin.

Mi feci una doccia dopo mangiato e per non so quale ragione, mi depilai le gambe, tutte, ognuna di esse. Nessuna traccia di peli sul mio corpo. Mi aspettavo che mi vedesse nuda? No. Sì. Forse.

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