Red Lines

The Lucky Daisy

SPOV

Una piccola parte di me stava quasi pensando, mentre aprivo gli occhi, che la scorsa notte era stato un terribile sogno. Non ci credo ancora, mi sono travestita da poliziotto e sono entrata a casa di Raven l'altra notte. È stata la prima la cosa eroica che io abbia mai fatto. Ho salvato Justin dalle insidie del diavolo! Era il tipo di cosa che avevo visto nei film e mi sarei detta, l'avrei fatto se fossi stata lei. Ma non ero mai sicura in fondo, se avessi rischiato tutto per qualcun altro.

Non avevo mai avuto nessuna avventura o conflitto nella mia vita prima. Mi lamentavo raramente al ristorante e negli ultimi giorni, ho assalito due donne. Wow. Cosa mi è successo?

Justin.

È successo...L'HO fatto. Mio padre sarebbe così fiero. O no?

Sono felice che Justin sia qui con me ora, invece che a tremare nudo nella gabbia nel seminterrato di Raven. Sarei stata un disastro in questo momento, non sapendo dov'era e che cosa gli stesse succedendo.

Sembra così caldo e tranquillo e non riesco a non sorridere mentre gli studio il viso...come puoi fare del male a qualcosa di così bello? Ed ecco ancora quelle labbra a paparella.

Devo baciarle.

Mi abbassai un pochino, non avevo mai toccato la sua bocca così delicatamente, amando la sensazione delle sue labbra soffici come i petali.

'Mmmmm...' La sua voce era colorata con piacere.

I suoi occhi rimasero chiusi ma le sue labbra continuarono a baciare l'aria, volendone ancora.

Sorrisi, ritornando e dandogli di più, ma solo una carezza delicata con le mie labbra.

Le sue labbra si incresparono in un sorriso, i suoi occhi rimasero chiusi.

'Sono ancora arrabbiata con te.' dissi con voce ferma.

E i suoi occhi si aprirono, sembrava si vergognasse.

'Bé, mi dovrai perdonare.' disse molto chiaramente.

'Devo?'

'Posso farmi perdonare, Skylar.' Il suo sorriso divenne cattivo mentre iniziò ad alzarsi.

'No, no.' Sorrisi, portandolo a sdraiarsi di nuovo nel letto, 'Oggi, tu sei il mio prigioniero. Ti riposerai e farai il bravo tutto il giorno. È parte del mio – mi importa di te – piano.'

'Ma, Skylar, è così bello fuori...' Sembrava un bambino piccolo, 'Non vuoi uscire e giocare con me? Possiamo andare in un'altra libreria...o in un supermercato...pulire nel corridoio 9...'

Le sue dita stavano cercando di spostarsi sotto la maglietta del mio pigiama ma le spinsi via.