Judge, Jury And Excutioner

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JPOV

‘Dovresti ammanettarmi e e portarmi fuori nel caso lei avesse tuo padre o qualcun altro.’ Dissi ma lei si voltò, con occhi pieni di rabbia. 

‘No!’ Urlò, ‘No. Non lo farò Justin. Non ti voglio ancora in manette, anche se per ingannare Claire. Potrei vomitare se decidesse di metterti ancora le mani addosso.’ 

Solita cara vecchia testarda Skylar. Dio, quanto la amo. 

‘Dannazione, mi sei mancata Skylar.’ Le sorrisi mentre lei ricambiò e poi osservò dalla serratura dell porta della cantina, ‘Ho detto a William di portarti a Bellevue. Pensavo di non rivederti mai più. Quando ero inginocchiato vicino alla sedia di Claire, ero quasi in coma… pensavo che la mia vita fosse finita. Non avevo più niente. Poi sentii il tuo odore. Per un momento pensavo che la mia mente mi stesse prendendo in giro… e poi sentii il tuo nome. Allora ricordai quanto sei testarda…e pensai, Dio, sono uno stupido. William non l’avrebbe mai portata a Bellevue. Non mentre io sono ancora qui.’ 

‘E’ una seduta terapeutica?’ Mi disse, volendo ascoltare di più ma ricordandomi che non avevamo tempo per questo adesso. Vite di persone che amavamo erano là fuori. Dovevamo uscire da lì e affrontare tutto, adesso. 

Da quando sono diventata così chiacchierona? Non parla mai di me… e adesso non riesco a stare zitta. 

‘No, mi sto sfogando visto che non ho avuto nessuno con cui parlare per tre giorni.’ Sospirai, ‘Bè… se non mi userai come ostaggio, qual è il piano?’

‘Non ho un piano.’ Skylar prese un respiro, ‘Alcune volte non c’è un piano elaborato quando le cose vanno male. Dobbiamo essere coraggiosi e uscire e vedere cosa sta succedendo. E fare ciò che possiamo per aiutare.’

Skylar sta tenendo in mano la frusta che le avevo dato. 

‘Bè, è un’ottima arma quella che ti ho dato.’ Informai, ‘Può macellare la carne con un soffio, anche leggero. Ho la frusta con le catene, che è pericolosa ma non tanto come la tua.’ 

‘Bè, siamo a posto se non hanno pistole.’ Disse, ‘e probabilmente le hanno.’ 

‘Non credo che sparerà.’ Dissi, ‘Questo locale è aperto e pieno di clienti. Ma in ogni caso, lei è una psicopatica.’ 

‘Non aiuta, Justin.’ Sorrise. 

‘Scusa.’ Guardai per terra. 

Ma lei prese la mia mano e la strinse, facendo incontrare i miei occhi con i suoi. C’erano due bellissime orbite piene di paura ed eccitazione… e anche amore… per me. Come fa a combinare tutto questo in uno sguardo?

‘Smettila di scusarti.’ Sussurrò, ‘Rimani con me. Stai con me adesso. Stai con me quando avrò 70 anni…’ 

‘Starò con te per sempre, Skylar.’ Sussurrai, intendendolo con tutto il cuore. 

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