Day One

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JPOV

Lungo tutto il tragitto, sul treno, cercai di ricordarmi chi ero prima di Skylar. Occhi bassi, tranquillo, quasi sempre… d’accordo con tutto ciò che Claire dice. Non devo discutere neanche con i miei occhi. Non importa cosa succede, devi sottometterti… e accettare. Comportarti bene. Sorridere. Non mostrare diffidenza. Non mostrare rabbia o paura, a meno che non sia richiesto. 

Odiavo pensare a me com’ero prima. Mi sentivo come se stessi tradendo Skylar, o Dr. Skylar, più correttamente. Continuo a dire a me stesso che è solo per qualche giorno… solo una recita. Ma la cosa triste è che io ero davvero uno schiavo 14 giorni fa. Una parte nascosta di me lo sentiva… anche se ho imparato dei nuovi trucchetti, sono sempre così debole, in fondo. 

No. Non lo sono. Non lo sarò. Fingere per qualche giorno e prendere ciò di cui ho bisogno e poi uscire da qui. Non sarai ancora una puttana di Claire. La lotta interna continuava mentre mi dirigevo verso il Fire. 

Qui è dove Chase mi ha trovato la prima volta. Mi guardai intorno per un momento, l’oscurità mi sorrideva sempre. Sarebbe stato meglio per me morire qui? Sarebbe stato più facile per tutti se fossi scomparso come quel ragazzo?

Presi la mia chiave e feci un respiro, infilando il metallo nella serratura, girandola con un piccolo rumore, come sempre, e aprii la porta. 

Entrare dentro stava rendendo la mia carne debole e io sapevo che sarei cambiato. Non sembra normale o un’abitudine essere qui, come sembra di solito. I camerini erano scuri, tutte le luci spente. Sollevai la mia lingua nella mia bocca chiusa, sentendo il piccolo cubo all’interno. Non devo morderlo.

La cantina è sempre chiusa e solo Claire ha le chiavi. Quindi, io dovrei solo stare qui, entrare in cantina, prendere la prova e uscire. Ma la vita non è così semplice in realtà. 

Camminai silenziosamente lungo i camerini, e attraversai la linea rossa ancora una volta. Mi diede quasi fastidio, come se sapessi anche se Claire no, di non essere più la stessa persona e che questa volta, non ho lasciato il mio cuore e la mia anima dietro quando ho superato la linea. Sto portando tutto me stesso attraverso di te, tu stupida linea. 

Il papà di Katie è dentro al club adesso… Il ragazzo di Skylar è qui… Non sono solo l’ombra di una puttana senza faccia. Sono qualcuno… di cui mi importa. Sono carne e sangue. Sono speciale. Sono amato. 

Non vedo ancora Claire. Non riesco neanche a sentire il suo profumo. Forse sono arrivato prima di lei. Forse è morta nel sonno. Sì, certo. 

Per un momento mi immaginai William che guida qui in giro, cercando un buon posto per parcheggiare dove non sarebbe in vista, la postazione di controllo, aspettando di ascoltare i miei momenti più disgraziati. Continuo ad odiare il fatto che lui o chiunque debba ascoltare tutto questo. Ma sono stato umiliato in passato. 

Il club era scuro e vuoti e la gabbia del vampiro sola, appesa sul soffitto, quasi sorridendomi come se le fossi mancato. Ignorai il suo scricchiolio e mi voltai, scendendo verso le stanze private. Non devo accendere la luce. Conosco la strada… e l’oscurità è sempre stata mia amica… fino a quando… un angelo mi ha rivelato la magia della luce. 

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