3

603 19 4
                                    

Samantha's POV


Era già le 20:30, come al solito ero l'ultima a lasciare l'ufficio e la prima ad entrarci. A casa non c'era nessuno ad aspettarmi, se non la mia gattina, Bianca. Aveva solo 2 mesi ma era già diventata bellissima, con un folto pelo bianco e degli occhietti azzurri, quasi da fare invidia ai miei. Arrivata nei sotterranei dell'azienda, ho notato che c'era molto vento. Infatti, i miei capelli ricci non facevano altro che andarmi negli occhi e sul gloss che quella mattina avevo deciso di applicare sulle labbra. Avevo optato per un trucco leggero, soprattutto perché non ne avevo voglia. La mia macchina era rimasta l'unica nel parcheggio, come al solito, ma c'era qualcosa di diverso. Dopo essermi avvicinata, ho scoperto che qualcuno aveva spaccato il vetro. Chissà per prendere cosa... Ho imprecato un momento prima di prendere il cellulare e telefonare. Volevo chiamare Amalia per farmi riportare almeno al calduccio nella mia bella villetta fuori Roma, ma mi sono ricordata del suo appuntamento con un uomo famoso di cui non mi aveva detto il nome. Allora ho deciso di chiamare solo il carro attrezzi."Pronto?" ho detto una volta inoltrata la chiamata. "Pronto signora, le serve aiuto?" ha risposto gentilmente l'uomo al telefono. Quasi gli avrei voluto rispondere che lo avevo chiamato solo per fare due chiacchiere, ma poi mi sono ricomposta. Era tardi e probabilmente a quell'ora non stava neanche lavorando, quindi ho risposto: "Sì, sempre se non la disturbo. Sono bloccata sotto la 'Sam SpA', qualcuno ha rotto il finestrino della mia auto, ma posso aspettare anche fino a domani." Ho detto cortesemente all'uomo."Sarò lì tra 10 minuti signora, lei è?" mi ha chiesto. Forse avrebbe smesso di aiutarmi una volta saputo il mio nome. "Sono Samantha Salvini." L'uomo è rimasto zitto per alcuni secondi, ma poi ha detto: "Bene, sto arrivando." Fortunatamente si era offerto di aiutarmi nonostante il mio cognome. Era sempre stato difficile per me trovare qualcuno che non si rifiutasse e mi accettasse, ma probabilmente l'uomo non era diverso dalla massa, avrebbe sicuramente chiesto più del solito.Poco dopo è arrivato il carro attrezzi. Stavo morendo di freddo e speravo solo che l'uomo riuscisse a mettermi la macchina a posto entro la mattina dopo che mi sarei dovuta recare a lavoro."Salve, sono Alonso Martini," ha detto allungando la mano. "Lei sa già come mi chiamo, ma posso dirle che è un piacere per me conoscerla," ho risposto stringendogli la mano. Mi ha sorriso e si è avvicinato alla macchina, dicendo: "La situazione non è grave, entro domani sarà pronta. Chi la verrà a prendere?" In realtà non lo sapevo neanche io, quindi ho risposto: "In realtà non ci ho ancora pensato..." L'uomo si è girato verso di me. "La posso accompagnare io, so dove abito. Non è un segreto d'altro canto." Mi ha detto gentilmente l'uomo che avrà avuto una sessantina di anni."La ringrazio veramente molto, ma non vorrei arrecarle disturbo," ho detto un po' intimidita. "Nessun disturbo cara, sei molto diversa da tuo fratello. Sei una ragazza d'oro, e poi abito poco lontano da te, non sarebbe un problema per me." Ho valutato se accettare l'offerta, ma in fondo perché no? Si era dimostrato gentile con me sin dal primo momento. "Bene, allora accetto felicemente il passaggio, signore," ho detto sorridendo leggermente.Salimmo sul carro attrezzi e l'uomo iniziò a parlare. "Sa? Più la guardo, più noto la somiglianza con suo padre. Era veramente un uomo gentile, esattamente come lei, cara." Non mi aspettavo citasse mio padre. "Oh, grazie," ho detto non nascondendo la mia espressione sorpresa. "Cara, ero un amico di tuo padre. Lo ricordo benissimo, sempre col sorriso in volto e sempre pronto ad aiutare gli altri." Lo ricordo anch'io... Se solo quell'incidente d'auto non l'avesse portato via. La conversazione si è interrotta lì, dal momento che ero appena arrivata a casa. Mi sono affrettata a ringraziarlo, per poi entrare velocemente in casa e lasciare le lacrime scendere. Mio padre era tutto per me, l'uomo della mia vita, l'unico che mi capiva. Mi chiedo perché? Perché mi ha dovuto lasciare sola?

Innamorata del nemico|| Giuseppe Conte🌹Dove le storie prendono vita. Scoprilo ora