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Giuseppe's pov

Erano solo le 20:00 ma era venerdì e questa notte avevo bisogno di un'altra donna con cui passare troppo, lo stress durante la giornata era solamente aumentato, per non parlare della notizia del viaggio a New York, quella mi aveva sconvolto più di ogni altra cosa. Non mi cambiai neanche, il fascino dell'uomo in giacca e cravatta colpirà sempre tutte le donne, tolsi solamente la cravatta, la giacca e aprii i primi due bottoni della camicia, mi pettinai i capelli, spruzzai altro profumo sul collo e sui polsi e mi affrettai ad andare nel mio pub preferito, lì avrei trovato come sempre delle donne bellissime e pronte a soddisfare ogni mio piacere. Arrivo nel locale verso le 20:30, entro senza problemi, ormai sono tutti abituati a vedermi seduto al mio solito tavolo ogni sera, la mia fama lì era totalmente diversa da quella che avevo all'esterno, lì ero il classico Don Giovanni, fuori ero il politico serio e nessuno avrebbbe mai osato mancarmi di rispetto. Saluto Armando, il mio barista preferito -Ciao Giuseppe- mi risponde lui, -Una vodka alla menta, per favore- dopo neanche 2 minuti me la porge e dopo averlo ringraziato vado a sedermi per avvistate la mia preda, mi guardo intorno e noto subito la mia ex moglie, Valentina, una bella donna di certo, ma se il nostro matrimonio è finito è a causa del suo brutto carattere, l'avevo conosciuta a Parigi, durante una vacanza con degli amici, mi aveva subito colpito con i suoi occhi di colore nocciola e luminosi, con i suoi capelli di un castano chiaro, e con quel corpo... Non voglio neanche pensarci, ricorderei tutte le nostre notti passate a fare l'amore, ora quel sentimento mi sembrava sconosciuto, un'invenzione, una bellissima invenzione, ma probabilmente tra me e Valentina non c'era stato nient'altro che sesso e pura attrazione fisica. Sfortunatamente non ero stato l'unico a notarla, anche lei mi aveva visto e mi stava raggiungendo -Chi si rivede, mio caro marito- come può ancora chiamarmi in quel modo? -Ex marito, ti ricordo Valentina- dico con un tono gelido -Suvvia caro, fattele due risate ogni tanto, come stai?- mi chiede lei con la sua voce acuta -Io sto bene Valentina, ora se non ti dispiace vorrei andare- non la sopporto già più -Sei ansioso di andartene? Non vuoi parlare un po'con me?- mi stavo innervosendo -Valentina, non abbiamo nulla da dirci- di cosa avremmo dovuto parlare? Le era uscita dalla mia vita 3 anni fa, e non sarebbe mai tornata a farne parte, dopotutto l'avevo scoperta a letto con un altro uomo -Sei ancora arrabbiato con me, per quella volta?- ora ho perso veramente la pazienza così le dico, anzi urlo -Come osi chiedermi una cosa del genere Valentina? Dimmi, con quale coraggio vieni a parlarmi dopo tutto quello che hai fatto? Hai rovinato il nostro matrimonio ed ora la colpa è mia?- tutto il locale si era azzittito e ci stava osservando, ma a me non importava, aveva rovinato non solo il nostro matrimonio, ma anche la mia serata di svago, questa notte devo saltare la mia sessione di sesso sfrenato con una sconosciuta, e tutto questo a causa della mia ex, fortunatamente, moglie. La mia faccia era diventata rossa dalla rabbia così senza pensarci due volte esco dal pub, con la rabbia negli occhi e le mani tra i capelli.

Innamorata del nemico|| Giuseppe Conte🌹Dove le storie prendono vita. Scoprilo ora