Innamorata del nemico|| Giuseppe Conte🌹

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Giuseppe's pov

La mia ex moglie mi aveva appena vietato di fare sesso con una, o magari più, chi lo sa, donna, chi l'avrebbe mai detto? La rabbia e lo stress accumulato iniziavano a farsi sentire, e l'episodio di questa sera era stato la goccia che aveva fatto traboccare il vaso, cosa avrei potuto fare? Sedermi sul letto a contare le pecorelle? Mi metto le mani sul viso, pronto ad urlare le cose peggiori del mondo a quella donna che aveva tradito più volte la mia fiducia, dopotutto non era cambiata, era rimasta dannatamente irritante e gelosa, ma esattamente di cosa? Non ero di certo io quello ad aver tradito mio marito, scoppio in una risatina nervosa capendo che non avrei mai tradito mio marito perché non ne avrei mai avuto uno. Ancora a bordo della mia Jaguar, decido di tornare a casa e iniziare a preparare i documenti per il viaggio a New York, pensandoci sono così eccitato di incontrare quell'uomo, più di quanto lo sia guardando una bella donna.  Dopo poco torno finalmente a Palazzo Chigie dopo aver aperto la porta della mia camera mi tolgo le scarpe e le butto da qualche parte imprecisa della stanza, inizio a sbottonare la camicia e noto con piacere che i graffi sul collo della scorsa notte sono quasi totalmente scomparsi, tolgo anche i pantaloni e guardando in basso dico -Mi dispiace caro, ci rifaremo la prossima notte- scoppiando nuovamente in una risatina, ripongo tutto nell'armadio e mi butto sul letto pronto a dormire, la giornata era stata più impegnativa del previsto.

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La sveglia suona come ogni mattina alle 07:30, sfortunatamente neanche oggi posso dormire un po' di più perché devo incontrare Giorgia Meloni... E che meloni. Mi sveglio un po' nervoso a causa di ieri, ma non è nulla che non si possa rimediare con una bella doccia calda, infatti corro subito in bagno, apro l'acqua, mi tolgo ciò che mi rimaneva addosso ossia i boxer, e mi butto nella sotto l'acqua, prendo la spugna e la faccio scorrere sul mio corpo immaginando che fossero le mani di una donna, era strano anche per me, ma a 34 anni speravo di innamorarmi di una donna che avrebbe ricambiato... Chissà come sarebbe stato, non lo ero neanche di Valentina, per lei provavo solo una forte attrazione, ero giovane, ma nonostante ciò che alla fine mi ha fatto, non mi pento di nessun momento passato insieme a lei, perché con lei sono cresciuto molto e sono diventato ciò che sono ora, ma si sa non tutte le cose belle durano per sempre. Stava passando troppo tempo e non volevo arrivare a lavoro in ritardo, così esco dalla doccia, copro con un asciugamano la parte inferiore del corpo, lasciando che l'acqua dei miei capelli bagnati scenda sul viso. Sento il mio cellulare che squilla, chi sarà mai che disturba la mia quiete mattutina?  Rispondo senza vedere chi è e dico -Pronto?- con un tono che fa capire il mio grado di arrabbiatura -Non rispondermi così piuttosto, dove cazzo sei? Ti sei per caso dimenticato che tra 20 minuti hai un incontro con la Meloni?-  oh cazzo osservo l'orologio e noto con dispiacere che sono le 08:30, sono veramente stato così tanto nella doccia? -Sto arrivando- rispondo con un po'di insicurezza -Lo so che non è così, sbrigati- mi risponde il mio segretario, odio quando qualcuno mi dà ordini ma in questo caso ha ragione, perché non ho controllato prima l'orario? Apro subito l'armadio e scelgo di indossare un completo grigio di Valentino e una classica camicia celestina della Calvin Klein, aggiungo al tutto una semplice cravatta grigia, mi sbrigo ad indossare le scarpe ed infine prima di uscire spruzzo un po' del mio profumo preferito sul collo e passo l'asciugamano sui capelli in modo da renderli un minimo presentabili alla cara pignola della Meloni. Prendo il cellulare, lasciato a caricare tutta la notte, e le chiavi, per poi uscire finalmente dalla mia stanza. Probabilmente Giacomo mi avrebbe ucciso appena mi avrebbe visto, ma per il momento non aveva il tempo, né di rimproverarmi né di incontrarmi.